Presentato il nuovo romanzo "Tirare il fiato" di Elio Carreca. Un noir psicologico ambientato tra Palermo e Boario

di Ambra Drago
Un romanzo noir-psicologico ambientato a Palermo e Boario Terme è la nuova creatura letteraria di Elio Carreca, giunto alla sua quarta pubblicazione. Il libro  dal titolo "Tirare il fiato " edito Leucotea è stato presentato nella Sala Cral dell'Unicredit di Palermo. A dialogare con l'autore i giornalisti Salvo Li Castri e Valentina Bongiovanni. Abbiamo rivolto qualche domanda all'autore in particolar modo sulla scelta del titolo e inoltre qual è il feel rouge del romanzo il cui protagonista è Bruno, un infermiere profesisonista e un runner nonchè un grande divoratore di libri. " Il titolo ovviamente fa riferimento al mondo dello sport. Il protagonista si è un runner che vive in questa città con i pesi che ne derivano. Lui trova un modo per tirare appunto il fiato nella corsa e nel confronto con gli altri. Nel suo vivere incontra una misteriosa presenza, che è lungo tutto il romanzo e in qualche modo gli permette di abbasare la tensione. Lui naturalmente ha una fidanzata, vive la sua vita ma poi fa una scelta. Lui riesce a configurare le cose che gli accodono con le cose che legge e questo gli permette di mantenere una stabilità di se stesso".
Sullo sfondo l'inizio dell'emergenza del Covid 19 e a causa di alcuni accadimenti esterni il protagonista sceglierà di lasciare il capoluogo per spostarsi a Boario Terme. "In un primo momento ha una nuova storia d'amore e sembra che lasci alle spalle la disperazione che sente però poi cambia solo il cielo sulla testa e quindi riaffiorano ansie, rabbia e c'è una conclusione finale che vale per Bruno ma che può valere per tutti noi".Il libro è concepito in modo speculare ha raccontato Carreca, ci sono capitoli ambientati a Palermo e quelli a Boario, il lettore di volta in volta capirà il dove e il perchè e l'itinerario che bruno compirà. Abbiamo chiesto all'autore qual è il messaggio che desidera arrivi al lettore. "Sostanzialmente desidero che arrivi il messaggio che il nostro vivere è legato alla nostra serenità intellettuale. E inoltre che occorre fuggire dai luoghi comuni". Bruno e Elio Carreca hanno in comune la passione per la corsa e la lettura dei libri e allora abbiamo chiesto se c'è qualcosa di autobiografico in questo testo. "No c'è molto poco, tutto è frutto dell'invenzione. Però posso dire che ho preso spunto da personaggi che esistono veramente". Il romanzo ci confida che è stato scritto in un anno e mezzo. "Si sono un tipo che scrive a mano, leggo, rileggo, sono uno scrupoloso". Infine abbiamo chiesto cosa lo spinge a scrivere. "Sicuramente la passione. E poi vedete quando uno corre produce endorfina non riesce a smettere. Scrivere è come la corsa.Io vedo le persone, osservo e scrivo storie. Io in qualsiasi momento scrivo non ho un momento che prediligo".

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