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Donna ferita a Palermo, convalidato il fermo del ventunenenne. Una foto dell'auto e una testimonianza lo hanno incastrato
Ha un nome il giovane di 21 anni che la notte tra il 20 e il 21 dicembre ha esploso alcuni colpi da un fucile di caccia che deteneva clandestinamente in auto. Si tratta di Giuseppe Calì, pasticecre di Borgo Nuovo che sabato sera in piazza Nascè mentre era in compagnia di una cugina ha ferito Valentina Peonio di 33 anni. La ragazza che aveva passato una serata spensierata insieme ad una sua amica è stata colpita mentre stava andando verso l la sua auto. Poi Mentre Giuseppe Calì e la cugina fuggivano via a bordo della Smart, un secondo testimone ha fotografato la targa dell'auto: elemento decisivo per risalire al 21enne. Davanti al pm Calì avrebbe cercato di giustificarsi spiegando che il colpo dal fucile da caccia del 1800, mai registrato, sarebbe partito per errore. Si apprende intanto che l'amica che accompagnava Valentina e che ha testimoniato, è la fidanzata di uno dei tre giovani uccisi a Monreale la notte del 26 aprile. La ragazza, che aveva assistito alla strage costata la vita al fidanzato, ha rivissuto attimi di terrore. E' stata lei a raccontare alla polizia quanto successo. La procura ha chiesto al gip la convalida del fermo.E' indagato anche per lesioni, omissione di soccorso e sparo in luogo pubblico. Dopo avere sparato ha nascosto il fucile sottoterra in un terreno nella zona di via Castellana. E' stato lui stesso a indicare ai poliziotti dove scavare
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