DE LUCA: ORA TUTTE LE LOBBY HANNO SCOPERTO LE RUBERIE DELLA POLITICA
SICILIANA.
MEGLIO TARDI CHE MAI!
“Abbiamo dovuto aspettare lo scandalo della Regione Lazio per apprendere
dai giornali siciliani notizie sui soldi che la casta politica di maggioranza
ed opposizione ha percepito in questi anni senza dare conto di come sono stati
utilizzati”
– lo afferma Cateno De Luca, candidato alla Presidenza della Regione Siciliana di Rivoluzione Siciliana, che aggiunge – “le mie battaglie in solitudine contro le caste sono state sempre soffocate all’interno di Palazzo dei Normanni, perché gli oltre 30 milioni di euro destinati ai partiti, in aggiunta al rimborso elettorale, in questi 4 anni saranno stati utilizzati anche per oliare i canali della comunicazione”.
– lo afferma Cateno De Luca, candidato alla Presidenza della Regione Siciliana di Rivoluzione Siciliana, che aggiunge – “le mie battaglie in solitudine contro le caste sono state sempre soffocate all’interno di Palazzo dei Normanni, perché gli oltre 30 milioni di euro destinati ai partiti, in aggiunta al rimborso elettorale, in questi 4 anni saranno stati utilizzati anche per oliare i canali della comunicazione”.
“Nessun quotidiano ha mai pubblicato la busta paga dei deputati
regionali, né ha mai pubblicato le richieste effettuate dai Gruppi Parlamentari
di tutti i Partiti politici per avere tutte queste somme utilizzate anche per
ammazzare la democrazia in Sicilia”.
“Vediamo ora – continua De Luca – chi ha il coraggio di pubblicare la busta paga del Parlamentare siciliano che sto, per l’ennesima volta, diffondendo a tutta la stampa Siciliana”.
“Vediamo ora – continua De Luca – chi ha il coraggio di pubblicare la busta paga del Parlamentare siciliano che sto, per l’ennesima volta, diffondendo a tutta la stampa Siciliana”.
“Il primo punto del nostro programma elettorale - conclude De Luca –
pubblicato oltre 1 mese fa, è stato ed è ridurre di oltre il 50% le spese
correnti della Regione Siciliana, azzerando i costi della politica e riportando
alla normalità lo stipendio e le pensioni dei deputati siciliani”.
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