Con due distinte note indirizzate ai sindaci della provincia ma anche al commissario straordinario dell’amministrazione provinciale, nonché alle associazioni imprenditoriali e di rappresentanza sindacale dei lavoratori, il commissario ad acta dell’Iacp di Trapani, dott. Rosanna Conti, ha evidenziato l’esistenza di concrete possibilità per avviare un serio risanamento delle aree urbane e ovviamente l’interesse è stato essenzialmente rivolto a quelle che rientrano nell’ambito dei quartieri di edilizia popolare. Ma non solo. Una delle due note è infatti relativa alla occasione offerta dalla Regione di recuperare oggi alloggi popolari non utilizzati per destinarli alla popolazione immigrata.
“Si sono concretizzate – spiega il commissario dott. Rosanna Conti – due finestre legislative di indubbia importanza. Una è rappresentata dal decreto legge convertito in legge dal Parlamento nazionale, la cosidetta norma a favore delle “misure per la crescita del Paese” che al suo interno contiene il “piano nazionale per le città”. Ho evidenziato ai sindaci l’introduzione di previsioni finanziarie per favorire interventi di recupero urbano, di aree degradate, per la costruzione di nuove infrastrutture, parcheggi, alloggi e scuole. Esiste già una “cabina di regia” a livello nazionale, presso il ministero delle Infrastrutture, ed entro il 5 ottobre vanno inoltrate già le progettazioni per le quali si chiede il finanziamento, e quindi dobbiamo fare in fretta. Ma ci sono da rispettare precise condizioni, la prima quella di una “pianificazione integrata”, cioè già la fase propositiva e della elaborazione progettuale dovrà essere risultato di azioni sinergiche tra enti pubblici e privati, e per questa ragione mi sono rivolta anche agli imprenditori, così come mi sono rivolta ai sindacati perché se da un lato la legge aiuta a risolvere situazioni di degrado dall’altra parte mette a disposizione risorse che servono a rivitalizzare il comparto edilizio”.
Al piano nazionale per le città potranno accedere progetti con requisiti precisi: immediata cantierabilità degli interventi; capacità e modalità di coinvolgimento di soggetti e finanziamenti pubblici e privati; attivazione di un effetto moltiplicatore del finanziamento pubblico nei confronti degli investimenti privati; riduzione di fenomeni di tensione abitativa, di marginalizzazione e degrado sociale; miglioramento della dotazione infrastrutturale anche con riferimento all’efficientamento dei sistemi del trasporto urbano; miglioramento della qualità urbana, del tessuto sociale ed ambientale.
C’è poi l’avviso pubblico diffuso dall’assessorato regionale alla Famiglia a proposito di fondi per ripristinare alloggi popolari da destinare alla popolazione immigrata. “Indubbiamente siamo dinanzi ad una importante attenzione per una fascia estremamente debole che a pieno titolo fa parte della nostra società – sottolinea la dott. Conti – anche in questo caso i fondi messi a disposizione hanno duplice effetto, mettere ordine edilizio facendo tornare disponibili oggi alloggi in cattive condizioni e la cui carenza di fondi in capo all’Iacp ne ha impedito la manutenzione, e offrire un tetto a famiglie immigrate che oggi vivono in precarie condizioni. Anche in questo caso i tempi per la presentazione dei progetti sono strettissimi, come Iacp di Trapani stiamo già correndo per presentare gli elaborati, stessa cosa chiedo facciano i Comuni per gli alloggi nel frattempo passati al loro patrimonio. Proprio ieri – conclude il commissario Iacp – ho incontrato il sindaco di Salaparuta, dott. Rosario Drago, è cosa notoria la presenza consistente nel Belice di alloggi popolari rimasti non assegnati, così come è notevole la presenza di popolazione immigrata, ritengo che per gli alloggi che rientrano nelle fattispecie dell’avviso pubblico diffuso dalla Regione (Gazzetta Ufficiale del 7 settembre) possano essere attivate queste procedure”.
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