Un siciliano a Milano

Direttore del Museo “A. Pepoli”, Dott.ssa Valeria Li Vigni, comunica che domenica 9 dicembre p. v., alle ore 10,30, verrà inaugurata la mostra Giovanni Lentini (1882-1948). Un siciliano a Milano, promossa dall’Assessorato regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, che sarà aperta al pubblico sino al 3 febbraio 2013. Nel grande salone che ospita le mostre temporanee, ubicato al piano-terra, saranno esposte 56 opere tra  dipinti, olio su tela, acquerelli e pastelli del pittore palermitano Giovanni Lentini, appartenenti a collezioni private.
 Per la realizzazione dell’evento, che intende ampliare l’offerta culturale del Museo in concomitanza con le imminenti festività natalizie, ci si è avvalsi della preziosa sponsorizzazione della ditta Athena Antichità di Michele Tortorici di Palermo e degli approfonditi studi effettuati dalla prof. Maria Antonietta Spadaro, curatrice della monografia sul pittore. Considerate le origini trapanesi della famiglia dell’artista, questa iniziativa si pone quindi in linea con quella politica, in atto da alcuni anni, di riscoperta e valorizzazione della cultura del territorio di cui il Museo è espressione.

Figlio del noto paesaggista palermitano Rocco Lentini, Giovanni, dopo aver compiuto la sua formazione a Palermo, si trasferì a soli ventisei anni a Milano, dove fu docente presso l’Accademia di Brera e prese parte con importanti riconoscimenti a mostre ed esposizioni di respiro internazionale, percorrendo la sua parabola artistica negli anni della Grande Guerra e del successivo ventennio fascista. Alieno da movimenti, gruppi e proclami, l’artista rimase costantemente fedele al suo personale linguaggio figurativo, che raggiunge i suoi più alti livelli espressivi nelle raffigurazioni di interni borghesi, attraversati da lame di luce intensa e caratterizzati da un’intima essenzialità. Se non mancano nella sua vasta produzione pittorica paesaggi e vedute urbane ispirati alla sua terra natale, come Rovine ad Agrigento e Panni stesi a Palermo, numerosi sono i dipinti che ritraggono la rarefatta ed incantata luminosità dei paesaggi montani e lacustri o le vedute che immortalano con struggente lirismo le grigie atmosfere invernali della capitale lombarda, da Milano d’inverno a Strade bagnate a Milano. Le opere selezionate, raggruppate tematicamente (ritratti, paesaggi, vedute urbane, scene d’interno, nudi femminili), testimoniano dunque la varietà di generi con cui il maestro seppe confrontarsi, interpretando con modernità le inquietudini di un periodo storico complesso, travagliato da conflitti bellici e rivoluzioni ideologich   La mostra sarà aperta al pubblico, senza alcun onere aggiuntivo al costo del biglietto d’ingresso, nei seguenti orari:
Feriali, da martedì a sabato: 9,00-13,30;    14,30-19,30;
Domenica e festivi: 9,00-12,30;
Lunedì chiuso.

Nessun commento:

Posta un commento