CASTELVETRANO: «Demolire non è una soluzione» I consiglieri Bertolino, Lo Piano e Martino: «Abusi edilizi figli della mancata pianificazione»

«Il fenomeno dell'abusivismo edilizio sanabile e non, è certamente da ricercare nella mancata attività di pianificazione territoriale protesa alla redazione, stesura o revisione, di strumenti urbanistici al passo con le dinamiche socio-culturali ed economiche di un vasto e variegato comprensorio come quello castelvetranese. Riteniamo che iniziare le demolizioni non significa risolvere il problema».
 Lo dichiarano, in una nota, i consiglieri comunali indipendenti Tommaso Bertolino, Gianpiero Lo Piano Rametta e Francesco Martino.
I consiglieri, che nei mesi scorsi sulla questione dell'abusivismo edilizio a Triscina avevano presentato una interrogazione, ritornano sullo spinoso problema dopo che una settimana fa, la trasmissione televisiva «L'arena», condotta su Rai1 da Massimo Giletti, ha puntato nuovamente i riflettori sulla questione. Durante la trasmissione il sindaco Felice Errante, nel ribadire che va ristabilita la legalità, ha reso noto che le abitazioni abusive da abbattere nella frazione marinara sono 500 e che per effettuare l'operazione, complessivamente, servono 15 milioni di euro.
«Considerata - aggiungono i consiglieri comunali del gruppo indipendente - la complessa e spesso contrastante e contraddittoria produzione di atti e provvedimenti amministrativi emessi in materia di pianificazione e non, che non ha consentito e nè consente ad oggi una chiara e univoca interpretazione della disciplina urbanistica vigente nel nostro territorio, ci sovviene un quesito circa il perchè dell'inerzia di certa politica o di certi dirigenti. Indubbiamente risulta molto più semplice accusare il "cittadino" quale vandalo e unico responsabile del fenomeno abusivismo, piuttosto che individuare possibili soluzioni da attuare attraverso, per esempio, l'elaborazione di Piani territoriali finalizzati alla riqualificazione, tutela e valorizzazione delle coste siciliane e non come è stato fatto fin'ora attraverso l'emanazione dei vari condoni che si sono succeduti negli anni».
Intanto, nonostante la stretta sull'abusivismo edilizio attuata anche sulla base di un protocollo d'intesa siglato nei mesi scorsi in Prefettura, a Trapani, anche dal Comune di Castelvetrano con la Procura della Repubblica di Marsala, c'è ancora chi realizza manufatti abusivamente. Da un rapporto pubblicato sul sito web del Comune e relativo al mese di settembre si evince, infatti, che sul territorio sono state individuate quatto opere realizzate abusivamente. Due sono state localizzate in città dai vigili urbani, mentre altrettante sono state individuate a Triscina dai carabinieri della Stazione di Marinella di Selinunte.
(Margherita Leggio LA SICILIA)

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