E' accaduto a Piana degli Albanesi, in via Matteotti. Una parete dello stabile è crollato all'improvviso, trascinando due operai e il ponteggio. Uno è stato estratto morto dalle
macerie, l'altro è stato trasportato in condizioni gravissime a Villa Sofia.
macerie, l'altro è stato trasportato in condizioni gravissime a Villa Sofia.
Crollo fatale in un edificio di via Matteotti, a Piana degli Albanesi. La parete di un magazzino nel quale erano in corso lavori di demolizione e ristrutturazione ha ceduto, trascinando un ponteggio e seppellendo sotto le macerie due operai. Uno è morto, un altro è stato estratto in condizioni gravissime e trasportato con l'elisoccorso all'ospedale Villa Sofia di Palermo. I vigili del fuoco stanno cercando eventuali altre vittime sotto i detriti.
Le vittime del crollo sono due fratelli di Belmonte Mezzagno: Salvatore Parisi, 40 anni, è quello che ha perso la vita. Rosario Parisi è il ferito. Il padre dei due è stato portato in ospedale per un malore. Nel cantiere c'erano in tutto cinque operai, tutti parenti: gli altri tre non hanno riportato che escoriazioni. Non è ancora chiaro se il crollo sia stato causato dall'indebolimento della struttura portante e se il cantiere rispettasse gli standard di sicurezza. La concessione edilizia risulta in regola. I vigili del fuoco sono al lavoro, mentre gli investigatori stanno cercando di ricostruire l'esatta dinamica dell'incidente.
“La catena di morti nei cantieri edili non si arresta: è un fatto drammatico su cui tutti dovrebbero interrogarsi, a partire dalle istituzioni”: lo dice Franco Tarantino, segretario generale della Fillea Cgil Sicilia a proposito dell’ultimo incidente sul lavoro a Piana degli Albanesi. “Ai familiari delle vittime- dice Tarantino-va la nostra solidarietà, vicinanza e cordoglio. Come sindacato- aggiunge- non facciamo che denunciare inascoltati la carenza di controlli, l’insufficienza di dotazioni finanziarie e umane degli organi preposti, il dilagare del lavoro nero che porta con sé la mancata osservanza delle norme sulla sicurezza. Chiediamo agli inquirenti- conclude- di verificare le responsabilità di questo nuovo evento luttuoso e alle istituzioni di non stare più a guardare”.
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