Verona, 21-24 novembre 2013
OGNUNO E' QUALCUNO DA AMARE
Riconoscimento a Padre Luigi Orazio Ferlauto

“Il riconoscimento delle differenze valorizza le persone, a differenza dell'omologazione, che è il rischio di scartarle perché non sono in grado di cogliere il significato”.
In occasione della 3° edizione del Festival della Dottrina Sociale della Chiesa il Santo Padre ha voluto far sentire la sua voce, in un messaggio introduttivo di cui abbiamo voluto cogliere l'essenza in questa nostra citazione. Ed è anche vero che la presenza della nostra Madre Chiesa è notevole
in questa presente edizione, ma è pure vero proprio che nella presenza della Chiesa si manifesta e realizza la vera evangelizzazione, quella che magari arriva dritta ai più deboli, a chi porta nel cuore i disagi e le disuguaglianze altrui e ne fa tesoro della sua vita: Padre Luigi Orazio Ferlauto. Delle parole e degli intenti di Papa Francesco, Padre Ferlauto è precursore investendo da oltre mezzo
secolo tutta la sua energia spirituale nell'opera a favore della solidarietà che fa leva sulle differenze.
“Per lui” “Ognuno è qualcuno da amare”, e il suo amore verso gli uomini si raduna in un distretto di solidarietà quale l'Oasi di Troina, dal quale sito Padre Ferlauto da 52 anni, da quando è stato praticamente da lui fondato, non si è mai spostato. Dall'alto dei suoi 92 anni ancora oggi non chiede nulla. Ha iniziato un percorso con un socio particolare il suo 51%, riferendosi a Nostro Signore, cercando “una scelta per una società più umana e migliore”.
Ognuno di noi può contribuire a cambiare il volto della società, l'amore è una grande risorsa a disposizione di tutti, tanto dei deboli quanto dei forti, perché l'amore ha la capacità di condividere senza impoverire, di far convivere senza scontrarsi.
Per una società diversa e migliore per i deboli e per i forti “Oasi Città Aperta”.
Per tutto ciò, nella serata del 22 novembre Padre Luigi Orazio Ferlauto verrà premiato dalla Fondazione Toniolo.
Chiara Zarlocco
Don Luigi Orazio Ferlauto
L'ultranovantenne Don Luigi Ferlauto, nato in provincia di Enna da una famiglia di agricoltori, è un'icona della spiritualità applicata all'impegno sociale. Don Luigi è l'artefice di un magnifico progetto di solidarietà, che da oltre sessant'anni ospita i poveri minorati, i bambini orfani, i figli di
coloro che nessuno accoglie, e li assiste anche sotto il profilo medico-sanitario: l'Oasi Maria SS. di Troina. Si tratta di un'impresa di solidarietà a cui Don Luigi Ferlauto ha dedicato l'intera vita.
La sua opera, nata nei primi anni '50, dà lavoro a circa 1000 persone, ed una forte spinta all'iniziativa è stata data proprio dalla territorialità della sua ubicazione, un punto di forza che gli ha consentito di lavorare in piena autonomia, e di applicare alla struttura il concetto di “città aperta”,
un principio di straordinario impatto innovativo che esprime la filosofia pratica di Don Luigi: dimostrare che il disabile, se inserito nel contesto giusto e con i propri mezzi, può creare un modo nuovo di integrazione. Non pazienti, quindi, ma protagonisti della propria vita. Don Luigi ha creato un'oasi dove regna la condivisione, senza barriere sociali né psicologiche.
Egli non solo è il fautore di una struttura socio-sanitaria, ma soprattutto è il creatore di una mentalità e di una cultura da acquisire: una città aperta che sposa e valorizza l'amore e la
condivisione e, attraverso questi, offre condizioni di vita di serenità, dialogo e integrazione. Un vero e proprio distretto della solidarietà, un modello di società formativa ed educativa, per il lavoro, la produzione e il tempo libero.
L'Oasi rappresenta oggi un'eccellenza siciliana e tra le più significative del Mezzogiorno d'Italia, a dimostrazione di quanto le attività “no profit” di servizio possano diventare un efficace moltiplicatore di energie e di risorse endogene nella prospettiva dello sviluppo locale.
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