FINCANTIERI, ASSEMBLEA AL CANTIERE PER IL RINNOVO DEL CONTRATTO NAZIONALE INTEGRATIVO. PAPIGNANI E PIASTRA: “LA REGIONE RISPONDA SULLA COSTRUZIONE DEL BACINO PER L’OFFSHORE”

“Ci sono tutti i segnali di una forte ripresa. Fincantieri sostiene di avere commesse che possono garantire il lavoro fino al 2020. E’ un dato positivo, bisogna lodare la battaglia fatta dal sindacato in questi anni, che ha consentito di tenere aperti gli 8 cantieri italiani, tra cui quello di Palermo. Per questo non possono esistere alibi rispetto alla costruzione del nuovo bacino da 80 mila tonnellate per l’offshore. La Regione si rimetta in moto. A fine novembre al ministero dello Sviluppo la Regione siciliana aveva detto che sarebbe stata pronta per partire a dicembre. Ma poi il progetto è stato messo in discussione e la Regione non ha più risposto”. Lo hanno dichiarato oggi il coordinatore nazionale Fiom Fincantieri Bruno Papignani e il segretario Fiom Cgil Francesco Piastra all’assemblea della Fiom Cgil al Cantiere Navale di Palermo. Un’assemblea che conclude il giro di consultazioni per il rinnovo del contratto integrativo nazionale negli stabilimenti del gruppo Fincantieri. 

Il sindacato ha illustrato oggi la sua piattaforma rivendicativa, differente da quella di Fim Cisl e Uilm. Domani, sabato e lunedì al Cantiere Navale si terrà il referendum: i lavoratori voteranno la proposta Fiom che poi sarà inviata ai vertici aziendali, con i quale dal 12 febbraio partono le trattative. “Abbiamo presentato la piattaforma rivendicativa nazionale che punta in particolar modo ad armonizzare la normativa sugli orari di lavoro. Si annuncia una trattativa dura – dichiarano Piastra e Papignani – All’assemblea, molto partecipata, si è dibattuto anche molto del salario aziendale. I saldocarpentieri hanno proposto, in relazione alla pesante e stressante attività che svolgono, di avere un riconoscimento di indennità aggiuntivo. Un’altra proposta della Fiom, ad esempio, è quella di limitare il lavoro del sabato a un massimo di 13 settimane in un anno. Fincantieri, dal canto suo, ha proposto una serie di sacrifici come la riduzione delle 104 ore di permessi annuali retribuiti, per aumentare le giornate di lavoro nei cantieri”. Quattro i punti fondamentali esposti dalla Fiom. “Ci aspettiamo da Fincantieri una politica industriale che dia garanzie di integrità e unità a tutti i cantieri. Chiediamo di uniformare il sistema degli appalti, evitando i subappalti fuori controllo, fonte di illegalità e di negazione dei diritti dei lavoratori. E proponiamo un sistema di orario con una limitazione dei picchi produttivi, che non possono durare all’infinito – concludono i due segretari Fiom - Rispetto alla richiesta dell’azienda di salario variabile, noi proponiamo un aumento di 1.500 euro, di cui 700 euro su un premio di efficienza da rimodellare, e 800 su un premio vincolato al rispetto di programmi produttivi”.

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