Segnaliamo che venerdì 20 febbraio dalle ore 15,30 alla Camera di Commercio di Palermo, presente il Presidente Roberto Helg, si terrà un incontro per dibattere attorno ai temi posti dal Manifesto per il Mezzogiorno che è stato lanciato a Napoli, nella sede della Fondazione Giovanbattista Vico, lo scorso 29 novembre da un’assemblea di intellettuali meridionali, Manifesto che sta provocando una grande mobilitazione in tutte le regioni meridionali per la novità del messaggio proposto.
All’incontro organizzato da Nicolò Nicolosi, Presidente di FareAmbiente Sicilia, saranno presenti tutti e tre i primi firmatari del Manifesto: Vincenzo Pepe - Presidente di FareAmbiente, Salvatore Grillo - economista e autore de “Il delitto Sicilia”, Maurizio Ballistreri - giuslavorista. L’introduzione è affidata a Carlo Dominici, noto intellettuale palermitano particolarmente legato alle provocazioni culturali che hanno fondamento economico e rilievo sociale. Oltre agli interventi di Antonino Buttitta, Leonardo Canto e Michele Sciortino, è previsto un dibattito libero al quale si sono prenotati diversi nomi legati a momenti importanti della società siciliana.
E’ prevista la sottoscrizione di un documento siciliano che andrà ad aggiungersi al Manifesto per il Mezzogiorno, sul quale sono state preannunciate alcune parti:
1. liberazione del territorio dalla mafia;
2. costruzione di una fiscalità che premi chi rischia investendo nel territorio;
3. creazione di una legislazione regionale che consenta l’accelerazione delle procedure amministrative connesse all’implementazione degli investimenti pubblici e privati in Sicilia anche attraverso la istituzione di un’agenzia pubblica dotata di poteri di coordinamento dei soggetti istituzionali competenti;
4. snellimento burocratico e alla semplificazione amministrativa sia per migliorare il rapporto con i cittadini e l’apparato della Regione siciliana che per facilitare la realizzazione di nuove aziende e di progetti d’impresa;
5. integrazione delle politiche per la sicurezza sociale statali con una rete di Welfare regionale, che soddisfi nuovi e vecchi bisogni della popolazione siciliana, non più in termini risarcitori ma promozionali; al riconoscimento di una nuova gamma di diritti civili di ultima generazione;
6. abolizione di vitalizi e fringe benefits per i deputati, assessori ed amministratori regionali, prevedendo emolumenti entro il tetto dei parlamentari europei.
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