Palermo, 24 giugno 2015. Passaporto europeo per il certificato successorio (CSE). Il nuovo strumento europeo entrerà in vigore il 17 agosto e semplificherà la disciplina delle successioni internazionali. In pratica, il documento darà la possibilità agli eredi o amministratori dell’eredità di far valere all’estero la loro qualità, i diritti, poteri e facoltà senza necessità di compiere sul posto altri atti. Il documento è rilasciato per essere utilizzato in un altro Stato membro dell’Unione europea. È possibile richiedere il rilascio del certificato successorio europeo a qualsiasi notaio italiano senza limiti di competenza territoriale legata al luogo dell’apertura della successione e della situazione dei beni ereditari.
Una semplificazione era necessaria se si considera che le famiglie che ogni anno devono affrontare una successione transfrontaliera, perché i beni o gli eredi della persona defunta si trovano in un Paese diverso da quello in cui si è aperto il testamento, sono circa 450 mila per un valore approssimativo di 120 bilioni di euro l’anno e moltissime sono le questioni che insorgono a causa delle differenze normative in materia di successioni esistenti nei diversi Stati europei.
Esperti di diritto e studiosi si confronteranno venerdì 26 giugno a Palermo (via Bandiera 11) nel corso del seminario “Il notaio e le successioni internazionali. Il certificato successorio europeo” promosso dalla Fondazione italiana del Notariato in collaborazione con il Consiglio Notarile dei Distretti Riuniti di Palermo e Termini Imerese e il Comitato regionale Notarile della Sicilia. Interverranno tra gli altri Roberto Barone, vicepresidente della Fondazione italiana del Notariato, Renato Caruso, presidente del Comitato regionale Notarile della Sicilia, Alberto Calì, Presidente del Consiglio Notarile dei Distretti riuniti di Palermo e Termine Imerese, Salvatore Lombardo e Melchiorre Macrì Pellizzeri, Consiglieri Nazionali del Notariato.
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