Trasporto pubblico locale: in Sicilia i sindacati proclamano lo stato di agitazione dei lavoratori. Verso lo sciopero del settore.

Palermo, 27 lug- Filt Cgil, Fit Cisl e Uil trasporti siciliane hanno proclamato lo stato di agitazione dei dipendenti delle aziende di trasporto pubblico locale e annunciano lo sciopero se non arriveranno risposte. La protesta è per i tagli, nel bilancio della regione, al capitolo di spesa dei trasporti urbani: un ulteriore 15% in meno a partire dal primo luglio che si aggiunge al 20% di riduzione di risorse degli anni precedenti. “Sono tagli pesanti e ingiustificati- dicono i segretari generali dei tre sindacati, Franco Spanò, Amedeo Ferrigno e Agostino Falanga-doppi rispetto alle previsioni della legge finanziaria, che rischiano i mettere in ginocchio i trasporti nelle città e nelle aree urbane ed extraurbane della Sicilia”. I tre esponenti sindacali denunciano “la grave e intollerabile crisi in cui versa il trasporto pubblico locale in Sicilia”, rilevando che “gli ulteriori e irresponsabili tagli determineranno il collasso delle aziende e l’ulteriore deterioramento dei servizi, che saranno ridotti ancora, con l’esubero e il licenziamento dei lavoratori”. Sull’argomenti i sindacati hanno chiesto un incontro al governo ragionale senza ottenere risposta e la riunione presso la quarta commissione legislativa si è conclusa senza nessun passo avanti. Da qui la decisione di passare alle azioni di lotta “per evitare un ulteriore deterioramento dei servizi, il licenziamento di centinaia di lavoratori e il venire meno del diritto alla mobilità”.

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