È sempre più difficile invogliare a leggere. Se qualcuno, però, legge per te selezionando dei brani o dei romanzi che stuzzicano i tuoi interessi e se sono gli stessi scrittori a leggere, allora è proprio un’altra storia.
L’iniziativa di “Libriamo. Giornata di lettura nelle scuole” promossa dal centro per il libro e la lettura ed il MIUR –direzione generale per lo Studente, si propone di incentivare la lettura tra gli studenti dei diversi ordini di scuola, attraverso iniziative dedicate alla lettura ad alta voce. Quest’anno anche l’istituto alberghiero “Pietro Piazza” aderisce all’iniziativa, consultabile sul sito http://www.libriamociascuola.it/sl/libriamoci/4-appuntamenti/15882/letteratura_in_cucina/html ,
attraverso un percorso di letture ad alta voce che sviluppano il tema della letteratura in cucina.
Daniela Scimeca, autrice del “Mistero della tomba di Federico II, Salvatore Farina, autore del saggio “Dolcezze di Sicilia” e del romanzo “L’incredibile storia di don Turiddu u gazzusaru”, leggeranno dei brani tratti dai loro testi per parlare di cibo, di cucina, di tradizioni, di storia, di cultura e della Sicilia. Il viaggio, attraverso le letture, sarà arricchito dalla presenza del maestro pasticciere Nuccio Daidone, coautore del libro scritto dal professore Farina, che racconterà personalmente le avventure del padre.
La prof.ssa Marisa Di Simone, curatrice dell’iniziativa leggerà alcuni brani tratti dal libro di Simonetta Agnello Hornby “Il pranzo di Mosè” per condurre gli studenti a gustare la lettura attraverso il cibo.
Un’intera giornata, quella del 30 ottobre, dedicata ai libri in cui saranno coinvolte quattro classi dell’istituto. Una giornata che rappresenta uno dei tanti momenti che durante l’anno vedranno gli alunni coinvolti a portare in classe i libri che li hanno più emozionati, a presentarli e ad a leggerne le pagine, le frasi, le parole che per loro sono state preziose fonti di riflessione e di cambiamento. Leggere per coinvolgersi, per scambiarsi attraverso i libri storie, emozioni, pensieri, percorsi di vita, scontri ed incontri. Un viaggio in cui, come dice Pennac, ciascuno esercita il diritto di non finire il libro perché i libri devono appassionare ed insaporire il gusto della lettura.
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