Palermo‬: I poliziotti delle ‪‎volanti‬ ritrovano un’auto appena rubata. Dentro c’è una bambina



Una brutta avventura per una bimba di 1 anno e la sua mamma, “separate” da un ladro d’auto, ma fatte riunire dopo pochi, interminabili minuti dai poliziotti delle volanti di Palermo.


Fondamentale è stata l’immediata telefonata di una passante che ha assistito alla scena e ha chiamato il 113 e la tempestività con cui le volanti sono subito scattate nella ricerca dell’auto e del ladro.
Ma ecco i fatti, sono le 8 di sera e una giovane donna sta parcheggiando l’auto quando viene avvicinata da un uomo che si offre di aiutarla nel parcheggio. La ragazza, complice l’intenso traffico cittadino dell’ora di punta e forse la scarsa dimestichezza, si convince a scendere dalla macchina per far fare la manovra all’uomo.
Ma questi, una volta subentrato alla guida, con una mossa fulminea, chiude lo sportello e scappa.
La donna comincia a gridare, perché sa che all’interno dell’auto c’è la figlioletta e forse il ladro non si è accorto della sua presenza.
Ecco che il furto d’auto si trasforma in sequestro di persona.
Le volanti cominciano a “battere” le possibili vie di fuga intraprese dal ladro, il quale probabilmente ad un certo punto viene colto di sorpresa dal pianto della bambina e forse sentendo numerose sirene della Polizia vicino a lui, decide di abbandonare il veicolo e darsi alla fuga a piedi.
E infatti i poliziotti che ritrovano l’auto lo mancano per pochi istanti, ma è necessario controllare la piccola e prima di tutto accertarsi che stia bene. La bimba infatti è in preda ad un pianto inconsolabile per la paura e i poliziotti la prendono in braccio cercando di calmarla e distrarla facendola giocare
Nel frattempo, attorno alla mamma disperata e all’equipaggio di una volante che è rimasta sul posto con lei, si è riunita una piccola folla di cittadini che cerca di confortare la povera donna durante l’attesa che i poliziotti diano finalmente la buona notizia. Perciò quando via radio si sente la voce del poliziotto dire che la bambina è sana e salva, si sciolgono tutti in un applauso scrosciante.
E dopo pochi minuti quando madre e figlia si possono riabbracciare, la piccolina riacquista subito il sorriso.
Sono tutt’ora in corso indagini per accertare l’identità dell’uomo che dalle descrizioni fornite ha un’apparente età di 45/50 anni, è alto 1,70, capelli neri raccolti in un codino e barba brizzolata. Chiunque dovesse imbattersi in una vicenda analoga a quella di questa donna, non solo deve diffidare di chi offra aiuto per le manovre di parcheggio ma è invitato a chiamare il 113. Potrebbe trattarsi di lui.



Agente LISA

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