Una volta aumentata la percentuale di raccolta differenziata, bisognerà porsi il problema di come trattare la parte residuale dei rifiuti che non è in alcun modo riutilizzabile e che la normativa europea non consente più di conferire in discarica.
Per questa parte residuale il governo nazionale ha previsto la realizzazione in Sicilia di due termovalorizzatori di nuova generazione e il governo regionale, in sede di conferenza Stato-Regioni, ne ha invece proposti 6 ma più piccoli, con un minor impatto e secondo un principio di prossimità che eviti, in poche parole, di costringere i camion pieni di immondizia a percorrere centinaia di chilometri ogni giorno e permetta la creazione di piattaforme integrate.
Il confronto è ancora in corso e prevederà anche il coinvolgimento dei territori. Non appena il piano sarà definito, tutti avranno la possibilità di fare le osservazioni che ritengono più opportune.
Non c'è ancora una individuazione dei siti, che passerà dal confronto con tutti i soggetti interessati
Vania Contrafatto Assessore regionale energia e dei servizi di pubblica utilità
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