Referendum costituzionale: la Cgil per il No, iniziative in tutta la Sicilia. Mercoledì 16 dibattiti con Smuraglia, Di Matteo, Pagliaro

La Cgil sta promuovendo in tutta la Sicilia iniziative a sostegno del NO al referendum sulle modifiche alla Costituzione, che si terrà il 4 dicembre. Già dalla metà di ottobre si sono svolti dibattiti e assemblee e il programma proseguirà fino alla fine di novembre. Mercoledì 16 novembre si terrà , alle 9 presso l’Aula magna della società di Storia patria ( piazza San Domenico, un incontro con gli studenti promosso dalla Cgil regionale e dall’Anpi Sicilia al quale parteciperanno Carlo Smuraglia, presidente nazionale Anpi, Michele Pagliaro, segretario generale della Cgil Sicilia, Angelo Ficarra, vice presidente Anpi Sicilia e Barbara Evola, assessore comunale alla pubblica istruzione. Nel pomeriggio, alle 16, la Cgil incontrerà presso la propria sede (via Bernabei 22) le delegazioni Anpi della Sicilia. Al dibattito, coordinato da Armando Sorrentino (giuristi democratici Anpi Sicilia) interverrà, oltre a Smuraglia e Pagliaro, il magistrato Nino Di Matteo. Il giorno prima, martedì 15 sono in programma iniziative presso la Camera del lavoro di Palermo, della Cgil di Trapani e dell’Anpi e ancora della Cgil Sicilia. Il 16 assemblea pubblica sulle ragioni del No, a Caltagirone. Il 18 si terrà a Palermo un dibattito su “Legge di Stabilità, Mezzogiorno e sviluppo del Sud” con la partecipazione di Michele Pagliaro, Mariella Maggio e Roberto Speranza. Il 21 assemblea generale allargata a Messina, il 22 analoga iniziativa a Ragusa, il 25 A Enna, il 29 ad Agrigento e a Caltanissetta. Dice Michele Pagliaro, segretario generale della Cgil Sicilia: “Nostro obiettivo è aprire un fronte di discussione quanto più ampio su modifiche alla Costituzione che non ci convincono, perché si arrivi al voto col massimo della consapevolezza. E’ un progetto che di fatto stravolgerà l’impianto della Costituzione, produrrà una centralizzazione dei poteri senza quei vantaggi che si vanno propagandando come lo snellimento, la velocità, i risparmi. Per questo il nostro è un No convinto, a difesa di libertà e democrazia e di quella Carta costituzionale che li ha garantiti essendo il frutto di convergenze e di condivisioni che nella stesura delle modifiche che vanno a referendum non ci sono state”.

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