"La Sicilia ha detto NO ad una revisione costituzionale che avrebbe mortificato l'autonomia e ne avrebbe sminuito la rappresentanza in Senato" lo afferma di fronte ai risultati che dimostrano la prevalenza del NO al referendum del 4 dicembre il Prof. Gaetano Armao, Coordinatore del Comitato "Giuristi Siciliani per il NO al referendum costituzionale", al quale hanno aderito da tutta la Sicilia oltre 1500 tra docenti universitari, avvocati ed operatori del diritto. "La Costituzione e la libertà hanno vinto, l'approssimazione e l'arroganza hanno perso. I siciliani hanno dato un contributo straordinario esprimendo il massimo consenso in favore del NO per difendere i loro diritti contro gli abusi di una campagna referendaria che ha visto una pressione dei Governi statale e regionale senza precedenti. Prendiamo atto delle tempestive e dignitose dimissioni di Renzi, ma anche alla Regione si tenga conto del monito del popolo e si traggano le dovute conseguenze. Ripartiamo da questo risultato per rilanciare su basi nuove la nostra Sicilia".
"Il nostro obiettivo di difendere la democrazia e la libertà contro una revisione costituzionale che, unita alla legge elettorale, rischiava di compromettere gli equilibri democratici nel Paese, é stato conseguito" precisa Armao "come giuristi e come cittadini ci siamo opposti in decine di manifestazioni, con documenti, articoli ed una massiccia presenza sui social-network al tentativo confusionario di modifica della Costituzione, che rompeva l'equilibrio dei poteri per accentrare nelle mani di pochi le decisioni. Una revisione costituzionale respinta sopratutto dal Sud ed in particolare dalla Sardegna e dalla nostra Sicilia mortificate dalla sottorappresentanza in Senato, dal disconoscimento dell'insularità e della perequazione infrastrutturale".
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