Una giornata convulsa all’Ars. Vissuta tra la necessità assoluta di approvare l’esercizio provvisorio e gli effetti delle polemiche sulle dichiarazioni che Crocetta ha reso domenica alla trasmissione della Rai “L’Arena”, condotta da Giletti.
In mattinata il Consiglio di Presidenza dell’Assemblea regionale siciliana, all’unanimità, ha dato mandato all’avvocato Enrico Sanseverino del foro di Palermo di “valutare – si legge in una nota – i profili di responsabilità delle dichiarazioni rilasciate da Massimo Giletti, conduttore della trasmissione L’Arena, durante le puntate del 19 e 26 febbraio, dedicate al tema dei vitalizi per gli ex deputati e di avviare le più opportune azioni giudiziarie in sede civile e penale nei confronti della Rai e dello stesso conduttore”
Il Consiglio di Presidenza dell’Ars inoltre ha espresso la necessità di un dibattito in aula sulla presenza del governatore Rosario Crocetta alle trasmissioni televisive che, ha detto il presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone durante la seduta, “mettono in difficoltà le istituzioni”. Poi però la Conferenza dei Capigruppo, un po’ a sorpresa, ha bocciato questa ipotesi, scatenando l’ira di esponenti del centrodestra (Cordaro del Pid e Falcone di Forza Italia in prima linea). Contrari al dibattito invece sia il Pd che il M5S.
In apertura della seduta d’aula, tuttavia, il Presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone aveva fatto chiarezza sul contributo di solidarietà, uno dei punti toccati da Crocetta durante la trasmissione “L’Arena”. Ardizzone ha fatto distribuire in aula gli atti ufficiali da cui si evince che l’Ars recepì nel 2011, durante il governo Monti, il cosiddetto “contributo di perequazione” per i deputati cessati dal mandato e per il personale in quiescenza. Ma fu la Corte Costituzionale a dichiarare illegittima a livello nazionale quella norma.
Il contributo è stato reintrodotto alla fine del 2013 durante il governo Letta ma solo per il biennio 2014-2016. Stavolta la Corte Costituzionale lo dichiarò legittimo ma specificando che per essere costituzionale va utilizzato come misura una tantum. E’ per questa ragione che l’Ars lo ha applicato fino al 2016 ma non può applicarlo nel 2017. Ardizzone ha quindi affermato in aula che se sarà introdotto nuovamente l’Ars è pronta a recepirlo ancora.
Ma, come dicevamo, c’era l’esercizio provvisorio da approvare entro oggi. Nel primo pomeriggio la Commissione Bilancio ha approvato la proroga dell’esercizio provvisorio fino al 31 marzo. Il ddl n.1298 “proroga dell’esercizio provvisorio e istituzione di un fondo regionale per la disabilità” era stato presentato in tarda mattinata dal Governo Crocetta che ha inserito nel disegno di legge anche la norma che autorizza, per il 2017, la spesa di 36 milioni di euro destinati all’assistenza ai disabili gravissimi, circa 3.600 in Sicilia. Via libera in Commissione anche ad un emendamento dell’opposizione, primo firmatario Santi Formica (Lista Musumeci), che sancisce il blocco della nomina dei direttori generali nelle aziende sanitarie. In aula poi si è svolta una lunga discussione generale. Infine il testo 1298 contenente le tre norme (esercizio provvisorio, fondo disabilità gravi e blocco nomine direttori Asp) è stato approvato con 51 favorevoli , 19 astenuti e nessun contrario.
Ardizzone ha infine rinviato i lavori d’aula al 14 marzo alle ore 16 per l’approvazione del Bilancio e della Finanziaria. La commissione Bilancio dovrà esitare i testi entro l’11 marzo.
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