ALMAVIVA: CAMPANELLA "IL CONTRATTO NAZIONALE È STUPRATO E DISATTESO CON CLAUSOLE ODIOSE"

Dopo due giorni di votazioni i lavoratori di Almaviva Palermo hanno scelto. Hanno detto si all'accordo sottoscritto tra i Sindacati e l'azienda che prevede: il mancato pagamento di aumenti già maturati; la sospensione della maturazione degli aumenti previsti dal contratto; la riduzione del TFR già maturato. Una imposizione con cui 2.900 lavoratori palermitani sono stati costretti ad accettare uno scambio: pagare, con un taglio dei propri diritti, per conservare il lavoro. Ieri sera i sindacati hanno dato la notizia che ha vinto il Sì e che l'80% dei lavoratori votanti hanno scelto di mantenere il proprio posto di lavoro ad ogni costo. Hanno accettato la prepotenza dopo anni di sofferenza e un uso prolungato degli ammortizzatori sociali. "In Italia, Repubblica fondata sul lavoro, è proprio il lavoro ad essere umiliato. - ha detto il senatore del gruppo misto Francesco Campanella - Il contratto nazionale è stuprato e disatteso con clausole odiose. I lavoratori Almaviva sono stati sottoposti all'ennesimo ricatto: i diritti o il lavoro. Non è questo il Paese che vogliamo, un Paese che riduce i lavoratori a polli in batteria, Porre i lavoratori davanti ad una scelta così dolorosa fa a pezzi i diritti fondamentali del lavoro. Questa situazione va chiamata col suo nome: ricatto. La politica ha il dovere di guardare a queste situazioni e di proteggere la parte debole. Nessuno di noi può guardare da un'altra parte e poi sentirsi con la coscienza tranquilla".

Nessun commento:

Posta un commento