Migrazioni. Lo Voi incontra operatori sociali stranieri su migrazioni e crimine organizzato

Un gruppo di operatori sociali di diverse organizzazioni della società civile europea ha incontrato ieri il Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Palermo, per una presentazione del lavoro svolto dagli uffici giudiziari in relazione al crimine organizzato collegato con l'immigrazione illegale. I rappresentanti di 17 organizzazioni di 16 paesi hanno incontrato presso il Tribunale il procuratore Lo Voi che ha illustrato alcuni dati sull'andamento dei flussi migratori, dell'incidenza che il crimine organizzato ha sugli stessi e sulle indagini correlate svolte dalla Procura di Palermo. L'incontro fa parte di un più ampio progetto curato dalla Fondazione Falcone denominato "Nuove forme di cittadinanza europea nell'epoca delle migrazioni" ed è finanziato dalla Commissione Europea. Lo Voi ha sottolineato come, secondo i dati di Europol, circa il 90% dei migranti illegali giunti in Europa negli ultimi anni lo abbia fatto tramite canali gestiti da trafficanti organizzati. Un dato che si rispecchia nell'aumento delle indagini condotte dalla Procura, passate da 4 in tutto il 2012 a 7 nei primi quattro mesi del 2017. Nel 2015, ultimo anno per cui vi sono dati globali riferiti a tutta Europa, sarebbero stati circa un milione di migranti irregolari giunti in Europa. Secondo le informazioni fornite dal Procuratore Capo di Palermo sulla base dei dati del Ministero dell'Interno, il flusso di migranti irregolari provenienti dalla Siria e diretti in Italia a seguito del conflitto si sarebbe di fatto interrotto nel 2015, tornando a registrarsi paesi subsahariani fra quelli da cui è maggiore il flusso migratorio in uscita. I partecipanti al progetto stanno conducendo uno studio, iniziato nei mesi scorsi con una indagine internazionale sulla percezione pubblica dei fenomeni migratori, che proseguirà con incontri presso le Nazioni Unite e presso l'Agenzia Europea per i diritti umani, con l'obiettivo di giungere a proposte e idee su come la società civile europea possa coordinarsi al meglio per combattere i fenomeni discriminatori collegati alle migrazioni ed allo stesso tempo contrastare i fenomeni illegali che sfruttano i migranti.

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