Minori Stranieri: Diventare tutore volontario parte il progetto pilota per la Sicilia

Diventare tutore volontario di minorenni stranieri lontani dalla loro famiglia – Un progetto pilota di formazione in Sicilia rivolto alla cittadinanza attiva. Il Garante Regionale per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Sicilia, Luigi Bordonaro, con il supporto tecnico di Defence for Children Italia e il il contributo dell’UNHCR, Agenzia ONU per i Rifugiati, promuoveranno nei prossimi mesi in Sicilia un progetto pilota per contribuire al miglioramento del nostro sistema di accoglienza e protezione dei minori. La legge Zampa, di recente approvazione, prevede che tutte in tutte le regioni sia bandito un avviso pubblico per reperire le disponibilità di cittadini a ricoprire il ruolo di tutore volontario per quei minori che, giunti nel nostro paese soli, non hanno nessun supporto familiare. I cittadini, dopo una formazione di base, potranno essere registrati nell’elenco regionale istituito ed essere quindi nominati tutori dall’autorità giudiziaria. In Sicilia si prevede che il bando sia reso pubblico e accessibile all’inizio di settembre e sono già previsti dall’Autorità Garante una serie corsi di formazione dedicati su tutto il territorio regionale che si terranno negli ultimi mesi dell’anno. L’iniziativa partirà con una prima fase dedicata all’ analisi di come viene attualmente applicato l’istituto della tutela nelle diverse zone della regione ed in seguito sarà costituito un gruppo di formatori, entro dicembre saranno formati i primi 120 tutori nei quattro distretti di Corte d’Appello siciliani. “La legge Zampa è un’occasione per rafforzare il sistema di protezione dei minori in Italia che non sempre risponde alle esigenze del minore” sostiene il Garante Regionale per l’Infanzia della Regione Sicilia, Luigi Bordonaro, e continua “La formazione di tutori che a titolo gratuito e con il supporto dei servizi possano garantire la migliore risposta nelle diverse situazioni va nella direzione di una tutela efficace della persona”. Pippo Costella di Defence for Children aggiunge “L’istituto della tutela volontaria è un tassello decisivo per l’efficienza e l’efficacia del sistema di accoglienza. Non si tratta solo di rappresentanza legale ma della promozione del superiore interesse della persona in armonia con le possibilità che vengono proposte da un contesto spesso in difficoltà nel raccordare tutte le sue componenti” . Gli organizzatori dei corsi, sulla base delle esperienze già realizzate, sottolineano un significativo interesse della società civile ad assumere il ruolo di tutore volontario. L’iniziativa si propone dunque di sostenere e supportare ed organizzare al meglio questa importante disponibilità della cittadinanza. Il progetto intende realizzare un’esperienza immediata per qualificare i tutori e renderli operativi definendo, nel contempo, standard formativi che in futuro dovranno essere applicati su tutto il territorio siciliano. L’iniziativa regionale si ripropone di costituire una sorta di modello che possa essere applicato anche in altre aree del territorio nazionale per una omogenea applicazione dell’attuale normativa.  Entro settembre verrà reso pubblico il programma degli eventi formativi contemporaneamente all’emanazione del bando per la costituzione del registro regionale previsto dalla legge. La base operativa del progetto sarà a Palermo presso Moltivolti, in via Mario Puglia 21.

Nessun commento:

Posta un commento