"Finalmente il Governo Conte si torna a investire sulla mobilità in Sicilia, che entra a pieno titolo nell'agenda politica dell'esecutivo nazionale". Lo dicono i deputati regionali del M5S Angela Foti e Antonio De Luca, dopo la conferenza di servizio, che si è svolta oggi al ministero delle Infrastrutture a Roma, sul raddoppio ferroviario fra Giampilieri e Fiumefreddo. Il progetto, che vale 2,3 miliardi di euro e riguarda circa 42 chilometri di tratta ferrata nel versante orientale dell'Isola e atteso da decenni, prevede la realizzazione di molteplici fermate da Itala-Scaletta, Nizza-Alì, Sant’Alessio-Santa Teresa, Taormina, Alcantara-Giardini, Fiumefreddo-Calatabiano all’attuale stazione di Letojanni.
"L'Isola sconta un evidente gap infrastrutturale ultra decennale – aggiungono i parlamentari – e per questo occorrono investimenti e pianificazione, senza trascurare le aree interne della Sicilia, come la Valle dell'Alcantara, che già soffre di una rete viaria carente per il mancato completamento delle SP81, un altro triste esempio di opere incompiute made in Sicily”. “Eppure si tratta di un territorio strategico, al quale va garantito il miglioramento della tratta ferroviaria commerciale – aggiungono Foti e De Luca - Per queste ragioni è fondamentale mantenere attiva e in funzione la tratta Alcantara-Taormina-Letojanni, le relative stazioni inclusi quella di Taormina, sulla quale in questi giorni sono state sollevate comprensibili preoccupazioni”. Per il M5S “non ha senso ipotizzare un sottoutilizzo delle linee ferrate esistenti o ancora peggio eventuali dismissioni”. Gruppo parlamentare M5S ARS
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