Conticello, senza tutela, accusa lo Stato. Per protesta il 27 alle 18 in piazza San Francesco

La mafia non è stata sconfitta e chissà quando si potrà scrivere la parola fine per questo cancro della società che tanti danni continua a fare e non solo in Sicilia.
Un contributo fondamentale nei colpi inferti al sistema di taglieggiamenti, ricatti e minacce posti in essere per costringere a pagare il pizzo è venuto e viene ancora da imprenditori coraggiosi che non vogliono piegare la testa e rischiano la propria vita e anche quella dei familiari nel ribellarsi.Vincenzo Conticello è stato uno di questi. Adesso, a oltre dodici anni da arresti e successive condanne, minacce e confronti in aula, a Vincenzo Conticello viene tolta la scorta “per cessato pericolo”.

L’imprenditore famoso per il pane con la milza chiede ironicamente se la mafia fosse stata definitivamente sconfitta e provocatoriamente invita tutti in piazza il 27 dicembre alle 18 per protestare.

Scelte civiche e coraggiose meritano ampio rispetto e tutela dallo Stato. Questo spingerà a condividere sempre più queste denunce che isolano e indeboliscono la malavita.

Ma uomini e risorse evidentemente sono sempre limitate per quanto necessitino nella lotta alla mafia.

''Ho richiesto - dice Conticello - al comandante del nucleo scorte di Roma se avesse un documento da notificarmi in modo da sapere chi ringraziare per questa grande vittoria sulla mafia e per la responsabile scelta. Mi ha detto di non aver alcun documento da notificarmi. Solamente una comunicazione verbale. Il 4 agosto scorso sempre in modo verbale, mi era stata già revocata la scorta a Palermo''.



Da quel momento più nulla. Oggi, amareggiato, Conticello annuncia la sua iniziativa.

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