Protesta del liceo D.Dolci, insieme alunni e insegnanti: "Mancano riscaldamenti, e mezzi per disabili, vergogna"

di Ambra Drago
"Sono anni che stiamo al freddo-racconta Antonio Candela- del Liceo Danilo Dolci-e non cambia mai nulla. Ma oggi vogliamo manifestare anche per difendere i diritti dei disabili che non hanno mezzi per raggiungere l'istituto".
E' iniziato così il lungo corteo di circa duecentocinquanta studenti che questa mattina ha percorso le vie del centro, in particolare via Maqueda sino a palazzo Comitini, sede della Provincia, oggi Città Metropolitane.
Il freddo e la giornata a rischio pioggia non ha fermato questi studenti agguerriti, che armati di striscioni e megafono hanno deciso di difendere i loro diritti.


"Da anni solo dieci classi  su ventiquattro della centrale hanno i riscaldamenti- sottolinea Maurizio Maccarone- alunno 4L del liceo Danilo Dolci-  noi vogliamo che ne siano muniti tutti le classe, ci sono posti in qui il freddo è inaudito. Due anni fa ci siamo anche tassati per comprare delle stufe, ma queste non possiamo tenerle sia perché il quadro elettrico non regge e sia perché si rischia un corto circuito.".
In questi giorni non è l'unico istituto che è sceso in strada a manifestare e a denunciare principalmente l'assenza dei riscaldamenti. L'istituto tecnico Marco Polo ha fatto da apri pista e poi anche l' istituto tecnico industriale Vittorio Emanuele III sempre di Palermo.
Una situazione di disagio in  cui versano tante scuole e che i presidi sono chiamati a gestire insieme alle Città metropolitane, spetta a loro la parola finale nel gestire le scuole.
" Il preside-continua Maurizio Maccarone- ci ha sempre aiutato sostenendoci e portando avanti le segnalazioni ma come spesso a accade in questa Regione nulla si è mosso".
Tra i diversi problemi in cui versa la scuola di Brancaccio ci sono anche quelli legati alle infrastrutture e all'accesso a scuola degli alunni disabili chiamati il più delle volte a rimanere a casa perché privi di un mezzo di trasporto messo a disposizione dall'istituto che li porti a lezione.
"Siamo stanchi, non ci sono più parole. Mancano le aule, i riscaldamenti, i mezzi per il  trasporto dei  disabili- racconta Domenica Tuttoilmondo- docente,  è una vergogna. Io insegno scienze motorie e ci hanno tolto pure il diritto di fare attività sportiva, ci hanno chiuso il campo di pallavolo. Non ci vogliono dare i campetti del Centro Padre Nostro perché forse è una questione economica. Insomma  facciamo l'attività fisica in un piccolo spazio o ci spostiamo in una palestra comunale ma diciamo che anche questa non è al top, ci piove dentro, abbiamo fatto le segnalazioni ma è caduto il silenzio. Qua si viene di silenzi, noi gridiamo ma nulla, tenete conto che è un liceo linguistico e non abbiamo i laboratori, insomma un paradosso".

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