Estradato dalla Thailandia nel 2013, era ricercato in campo internazionale dai primi anni '90 per scontare una condanna a nove anni per concorso in associazione mafiosa.
Condanna parzialmente espiata in carcere prima dell'affidamento in prova. Le inchieste hanno accertato che il principale "ruolo" di Palazzolo, originario di Terrasini (Pa) è consistito, negli anni, nell'attività di "riciclaggio e pulitura" delle ingenti somme di denaro provenienti dai traffici di droga e dal contrabbando di sigarette. Riconosciuto come una figura di spicco di Cosa nostra, inserito per 20 anni nelle dinamiche mafiose, sarebbe stato una sorta di cerniera tra i clan e il mondo imprenditoriale.
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