Milano, sequestro antimafia da oltre 1 milione a Fontana della “famiglia” dell’Acquasanta

di Ambra Drago
Sequestro di beni per un valore che supera 1 milione di euro all’indirizzo di Gaetano Fontana, classe 76’ ritenuto dagli inquirenti reggente della "famiglia dell’Acquasanta" e per conto di questa si sarebbe occupato della riscossione del pizzo.
Il decreto emesso dalla Sezione Misure di prevenzione del Tribunale di Palermo è stato eseguito dagli agenti della Divisione anticrimine del capoluogo siciliano in collaborazione con i colleghi di Milano, misura proposta dal Questore di Palermo, Renato Cortese.
In particolare è stata sequestrata una gioielleria di via Felice Cavallotti a Milano, formalmente intestata alla convivente ma riconducibile a Fontana e poi tre beni immobili sempre nel capoluogo lombardo e sei rapporti finanziari ammontanti complessivamente a 50.000 euro.


Gaetano Fontana è dal 2010 sottoposto alla misura della Sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno nel Comune di Milano, risulta altresì condannato definitivamente per il reato di 416 bis. 
E partendo dall’elemento della pericolosità sociale data dalla sua appartenenza a Cosa nostra, gli agenti della Questura di Palermo hanno svolto dei controlli patrimoniali riguardanti anche i componenti del nucleo familiare .
Le indagini hanno permesso di evidenziare una notevole sproporzione economica tra i redditi dichiarati, ben inferiori alle ordinarie spese di mantenimento di una famiglia e gli investimenti patrimoniali. 
Tali beni, sebbene fittiziamente intestati alla sua convivente, in realtà erano riconducibili a Fontana e potevano evidentemente ritenersi frutto del reimpiego delle ricchezze illecitamente accumulate in qualità di appartenente a Cosa nostra e da qui sarebbe partito il provvedimento di natura strettamente patrimoniale.





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