Pandemia: un’alternativa ipotesi sulle sue origini

di Federica Aluzzo
Il coronavirus ha cambiato la vita dei popoli. Il 4 marzo mi trovavo presso l’Università di Catania, insieme ad altri colleghi, per seguire il corso di specializzazione sul sostegno per gli alunni con disabilità, quando la diretta di Conte ci ha informati che il giorno dopo avrebbero chiuso le Università e quindi saremmo dovuti rientrare ognuno nella propria città, nonché abitazione. È stato abbastanza traumatico. Così ho fatto ritorno a Palermo e come molti ho cercato di capire sino in fondo la situazione. Dopo un primo momento di disorientamento e di ascolto di tesi contraddittorie sull’origine e l’effettiva pericolosità del virus, mi sono fatta una mia idea, che purtroppo è poco umanamente rassicurante. È innegabile che il Covid-19 esista e che in una bassa percentuale di casi possa portare ad un quadro clinico gravissimo che dalla terapia intensiva purtroppo a volte conduce a morte.

Ma quanto sia esattamente la letalità è impossibile stabilirlo se non si hanno dati certi sul numero dei contagiati per mancanza dei tamponi e altri mezzi diagnostici (i numeri assoluti da soli non sono sufficienti per capire la portata del fenomeno). Inoltre è indiscutibile che il problema non sia il virus in sé ma il fatto che se ci ammalassimo tutti insieme il sistema sanitario italiano non avrebbe la forza di reggere l’impatto, in sostanza non ci sarebbero abbastanza posti in terapia intensiva. Quindi la giusta cautela è dovuta. Ma al netto di questo, mi chiedo se sia razionale un ribaltamento di tutti i principi costituzionali in nome della sicurezza, se si possa rinunciare a libertà, democrazia, lavoro, libera espressione, manifestazioni sindacali, al semplice stare insieme, in nome del concetto di nuda vita.
La gente è terrorizzata, ha paura perché vede nell’altro il nemico invisibile, l’asintomatico untore, non socializza, non vive più; le piccole e medie imprese stanno fallendo, molte nella fase due non hanno la forza di riaprire; i cittadini sono resi schiavi da un sistema che darà loro un sussidio, un finto aiuto che non basterà per far fronte alle spese, molti imprenditori si sono suicidati e nel frattempo si portano avanti trattative con l’Unione Europea che tendono a peggiorare la situazione nonostante un apparente spinta di solidarietà. Si dovrebbe dire la verità agli italiani; dire cioè che i
l ricorso al Mes è insensato e pericoloso. L’Italia, come sostiene Patria e Costituzione, dovrebbe smettere di sprecare capitale politico per il Sure, il Recovery Fund e le garanzie Bei, strumenti sostanzialmente inutili ai fini della sostenibilità del debito pubblico. Invece, si dovrebbe concentrare, ancor di più dopo la sentenza di Karlsruhe, a fare in modo che la BCE aumenti gli acquisti e sterilizzi i Titoli di Stato presenti nelle banche centrali nazionali. Il Mes non è gratis: è la strada per arrivare all’Outright Monetary Transaction, l’intervento della Bce condizionato al programma con la Troika, il che significa applicazione di politiche di “lacrime e sangue”. Ma poiché gli Stati membri non accetteranno questa proposta di titoli sterilizzati occorre riflettere seriamente su un piano B che preveda la demolizione di questa Unione Europea che fa gli interessi dell’élite finanziaria, per poi creare un’Europa confederale dove ogni Stato difenda l’interesse nazionale e sia, nello stesso tempo, solidale con gli altri Stati. 
Ma cosa sta alla base di queste scelte economiche in un momento di dichiarata pandemia? Mi sembra di capire che sia in corso un conflitto mondiale tra i massimi poteri; dobbiamo andare oltre la semplice contrapposizione tra America e Cina per l’egemonia economico-politica nel mondo, che pur esiste.
Il conflitto al momento è anche tra forze di potere all’interno degli stessi Stati uniti dove ambienti e organizzazioni più o meno ufficiali come Neocon, Deep State ed élite finanziaria hanno interesse tanto a fermare la Cina, quanto a disarcionare Trump per fermare la Cina a modo loro.
L’accelerazione del conflitto è dovuta al fatto che negli Stati Uniti tra poco ci saranno le elezioni presidenziali e la pretesa di Trump di cambiare volto all’Impero americano e di porre fine alle guerre infinite, è una parentesi che per molti di questi gruppi di potere deve essere chiusa, ad ogni costo e con tutti i mezzi…..anche ricorrendo ad una pandemia.
Tre documenti di organizzazioni americane (oltre alla già nota profezia di Bill Gates del 2005) avevano predetto da anni la pandemia, come sostiene il giornalista Francesco Amodeo:
- 2000 il Rebuilding America Defence, è stato redatto da un’organizzazione politico-militare detta Project for a new America Century, (progetto per un nuovo secolo americano), formata dai cosiddetti Neocon  ovvero potenti politici e vertici militari, per rilanciare la difesa americana e la leadership dell’America nel mondo. In esso riportano forme avanzate di guerra biologica che potrebbe colpire specifici genotipi potrebbe trasformare la guerra biologica da regno del terrore a strumento politicamente utile.
- 2004 un documento redatto dal National Intelligence Council (NCI) ossia il centro strategico della comunità di intelligence all’interno del governo degli Stati Uniti, in cui sta scritto che il processo di globalizzazione nel 2020 sarebbe stato guidato da potenze come India e Cina e contro gli interessi degli Stati Uniti e sarebbe potuto essere bloccato solo da una pandemia nata in paesi come India o Cina. Inoltre nel documento si dice che lo scontro tra le 2 superpotenze nel 2020 sarebbe stato tecnologico e noi stiamo vivendo una nuova guerra fredda tra Usa e Cina per i 5G; mettere le mani sulle tecnologie 5G e sulle infrastrutture significa mettere le mani sulle blockchain, sul futuro dell’intelligenza artificiale, delle telecomunicazioni, della cyber-sicurezza. Affidarlo alla Cina attraverso Huawei metterebbe a rischio i rapporti dell’Italia con USA e la Nato stessa. -2010 Memorandum Rockefeller pubblicato dalla Fondazione Rockefeller: Scenarios for the future of Technology and International Development (scenari per il futuro della tecnologia e dello sviluppo internazionale). Manlio Dinucci ne parla in un articolo pubblicato nel manifesto del 19.5.2020 intitolato Piano Usa: “controllo militarizzato della popolazione” in cui si evince come nel Memorandum medicina e politica si intrecciano dando vita ad una sorta di “politica sanitaria” che usa l’emergenza pandemica come via verso l’autoritarismo prevedendo la formazione di un Consiglio di controllo della pandemia e un Corpo di risposta alla pandemia (forza speciale di tipo militare). Trump si sta scontrando quindi con la Cina da un lato, ma soprattutto contro tutti questi gruppi di potere americani che non vogliono perdere l’egemonia degli USA, che insieme formano un’élite globalista,  neocapitalistica, ipertecnologica, biopolitica che vuole controllare il mondo, che vuole eliminare le piccole e medie imprese in modo da potenziare i centri commerciali delle multinazionali, vuole la piena tracciabilità delle persone ormai isolate e quindi deboli con App, droni, 5G e altri sistemi, vuole imporre il vaccino a tutti e vendere i test da cui tratte il massimo profitto, vuole imbavagliare ogni idea critica e facoltà di espressione anti-Mainstream, vuole privarci di tutti i diritti costituzionalmente garantiti. Intanto in Italia i boss mafiosi vengono scarcerati e le chiese rimangono chiuse, oppure in fase 2, aperte ma indebolite. Quindi mi chiedo: dobbiamo confidare in Trump che pure abbiamo tanto criticato per sovvertire questo nuovo ordine mondiale? Non abbiamo noi italiani la forza di dire No, di dire basta ad un sistema che non ci sta bene? Cosa ha più senso vivere da uomini liberi o sopravvivere imbavagliati da una mascherina che ci rende indistinti e seriali? Cautela si, lavarsi le mani spesso, distanza; il virus esiste ed è assolutamente necessaria; ma in nome di questa paura stiamo sacrificando un po’ troppo la dignità di esseri pensanti. L’Italia, che è una piattaforma strategica per le basi Nato e le politiche Americane, ma che ha aperto la porta alla Cina con Huawei e la via della seta, in questo conflitto da che parte vuole stare? E soprattutto vuole stare dalla parte del popolo italiano e dei lavoratori italiani o delle potenti organizzazioni finanziarie americane che vogliono renderci disumani e controllabili? È sempre più preoccupante la subalternità della politica alle decisioni di questa élite. Occorre almeno esserne consapevoli. Dopo il Covid-19 nulla sarà come prima. Sarà peggio. Ma forse l’umanità deve attraversare questa notte per poi vedere la vera luce. Forse la nostra è la penultima umanità.

1 commento:

  1. Sono pienamente d'accordo con la lucida analisi di Federica Aluzzo su ciò che sta avvenendo. Complimenti!

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