Disordini al funerale della vittima di incidente stradale, otto i giovani denunciati, uno va ai domiciliari

Disordini al funerale non autorizzato di un giovane Agostino Cardovino, vittima di un incidente stradale.
I fatti sottolineano dalla Questura di Palermo, risalgono al 21 giugno quando mille persone avrebbero effettuato un corteo funebre non seguendo le regole prescritte dai vari DPCM nel corso dell'emergenza sanitaria, bloccando la strada con i ciclomotori e a pochi metri, proprio vicino la casa del giovane sparare dei fuochi d'artificio.Il gip ha fatto scattare i domiciliari per un ventiquattrenne, nonché l’obbligo di presentazione ogni giorno alla P.G., compresi i festivi, tra le ore 16.00 e le ore 18.00, nei confronti di altri due giovani palermitani: di anni 29, e di anni 23. Complessivamente sono state denunciate otto persone.
Quella mattina del 21 giugno i poliziotti avrebbero notato un sospetto via vai da un portone di via Eredia dove poi hanno trovati nascosti nel sottoscala 4 scatole di giochi pirotecnici ancora confezionate; pericoloso materiale che era stato sequestrato.
Quando il corteo funebre era arrivato in via Eredia, un gruppo di persone, per lo più giovani e capeggiati da un ventiquattrenne, avendo notato che i fuochi erano stati prelevati e sequestrati, avrebbe abbandonato il corteo ed inscenato una violenta rivolta verso i poliziotti; questi ultimi erano stati costretti a più riprese verso il muro e colpiti con calci, pugni e spintoni. Due di essi erano quindi rimasti feriti, con una prognosi di 6 giorni ciascuno.Tre poliziotti avrebbero trovato riparo all’interno dell’Istituto “De Amicis” di via Rosso di San Secondo; lì, però, erano stati sequestrati da parte dei tre giovani per circa 15 minuti, durante i quali avevano subìto minacce di morte, in quanto additati di essere “colpevoli” di aver rovinato la “festa”. L’obiettivo dei tre soggetti, infatti, era quello di riottenere il materiale sequestrato.

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