Mozione Fratelli D'italia in tutte le amministrazioni siciliane a difesa lingua italiana

Difendiamo la sua lingua, la sua storia e il suo futuro". E' questo il senso dell'iniziativa nazionale di Fratelli d'Italia, che sarà portata avanti anche in Sicilia, per impegnare gli amministratori locali a garantire l’utilizzo esclusivo della lingua italiana negli atti della pubblica amministrazione, così come negli enti locali e nelle Regioni, ma anche a tutelare e valorizzare il patrimonio linguistico italiano, garantendo l’utilizzo della lingua italiana nella fruizione di beni e di servizi, nell’informazione e nella comunicazione, nelle attività scolastiche e universitarie, nonché nei rapporti di lavoro e nelle strutture organizzative degli enti pubblici e privati. Verrà presentata, in questi giorni, anche in Sicilia da tutti gli amministratori locali di Fratelli d’Italia in considerazione del fatto che nel 2021 ricorre il settimo centenario della morte di Dante Alighieri, nato a Firenze nel 1265 e scomparso a Ravenna nel 1321, unanimemente considerato il “padre” della lingua italiana. La sua fama, come noto, è dovuta soprattutto alla “Divina Commedia”, universalmente considerata la più grande opera scritta in lingua italiana e uno dei maggiori capolavori della letteratura mondiale. “E’ opportuno dare un segnale forte di attenzione alla promozione della lingua italiana anche in continuità con gli sforzi compiuti a livello parlamentare per ammodernare il sistema di promozione e diffusione linguistica italiana nel mondo e tra le comunità italiane all’estero – spiega Raoul Russo, coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia a Palermo - . La lingua italiana rappresenta l’identità della nostra Nazione, il nostro elemento unificante e il nostro patrimonio immateriale più antico che deve essere opportunamente tutelato e valorizzato”. Inoltre, la lingua e la letteratura italiana, quarto idioma più studiato al mondo, costituiscono uno straordinario apporto dato dall’Italia alla cultura mondiale; un patrimonio, infatti, non basta solo averlo, occorre saperne cogliere l’effettivo significato e valorizzarlo convenientemente. Nella mozione si chiede infine di “garantire l’istituzione del Consiglio regionale della lingua italiana (CSLI), con compiti di tutela, valorizzazione e diffusione della lingua italiana nel territorio regionale, collaborando con le istituzioni pubbliche e private che hanno analoghe finalità”.

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