«In memoria di Paolo 2021» le parole di Borsellino

«Anche quest’anno, come di consueto, si terrà il prossimo 19 luglio la tradizionale manifestazione dal titolo «In memoria di Paolo - Le parole di Borsellino». L’edizione 2021 sarà del tutto innovativa, poiché si tratterà di un video, che verrà messo in onda, a partire dalle 16.58 (ora esatta dell’attentato di Via D’Amelio), sulla pagina Facebook del «Centro Studi Dino Grammatico», realizzato grazie al casuale ritrovamento, negli archivi dell’ISSPE («Istituto Siciliano di Studi Politici ed Economici») di cui al tempo Grammatico ne era il Presidente, di un’audio-registrazione inedita di Paolo Borsellino tenuta nel corso di un convegno (presso la «Sala delle Lapidi» a Palermo) nel gennaio del 1989.
La registrazione, per la sorprendente attualità delle riflessioni espresse dall’indimenticabile magistrato palermitano su «cosa nostra», meritava di essere resa pubblica. Sono stati estrapolati, infatti, ben sette passaggi chiave (Il fenomeno mafioso; Lo strumento repressivo; Il controllo del territorio; Più Stato; La tracotanza mafiosa; La “forza” di «cosa nostra»; Fiducia nelle Istituzioni), che verranno commentati, con dei contributi audio-visivi, da parte di personalità di assoluto rilievo impegnate nel contrasto alla mafia (Fabrizio Fonte, Umberto Balistreri, Pier Luigi Aurea, Laura Anello, Salvatore Borsellino, Antonio Tricoli, Carmine Mancuso, Milena Romeo, Roberto Leone, Rino Giacalone, Francesco La Licata, Fabio Granata e Carlo Palermo). Questo memorabile pezzo della storia positiva di Sicilia può essere considerato, alla stregua di altri interventi, una sorta di “testamento”, visto e considerato che nel giro di pochi anni Borsellino avrebbe immolato la sua stessa esistenza, al pari degli agenti della sua scorta, sull’altare della legalità. Il fine dell’evento è sempre quello di mantenere ancora viva, soprattutto nei più giovani, la lungimirante azione di contrasto alla mafia di Paolo Borsellino, per il celebre magistrato, infatti, «non si può dire che lo Stato si sia arreso nella sua lotta contro il crimine organizzato, perché ci si può arrendere solo dopo aver combattuto e lo Stato non ha mai combattuto questa battaglia. Non c’è mai stata da parte della classe politica la volontà di reagire alla mafia, quella volontà che venne trovata per il terrorismo. Ma il terrorismo minacciava direttamente la classe politica». Tra i partners della manifestazione si annoverano, infine, l’ISSPE e l’Istituto Platone di Palermo».

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