Tancredi e Aricò: «Patuanelli chieda scusa alla Sicilia La crisi dell'agricoltura e gli incendi per colpe anche sue»

«Ci chiediamo con quale faccia il ministro Patuanelli venga in Sicilia. A discutere di cosa, dopo avere massacrato il comparto agricolo siciliano sottraendo risorse, penalizzando il presente e compromettendo il futuro dei tanti giovani che vedevano nella coltivazione della terra una nuova speranza di occupazione». Lo affermano Alessandro Aricò e Sergio Tancredi, rispettivamente capigruppo all’Ars di DiventeràBellissima e Attiva Sicilia, aggiungendo: «Della sua solidarietà per gli incendi che stanno devastando la Sicilia non sappiamo cosa farcene, visto che è responsabile in prima persona dell'abbandono di quelle terre che incoltivate e prive di presidi sono facile preda del fuoco e dei criminali che lo propagano. Patuanelli i voti vada a cercarseli altrove, chieda scusa alla Sicilia e passi ai fatti perché delle sue promesse e delle sue assicurazioni non sappiamo cosa farcene, considerando anche che l’accordo siglato sulla Pac 2023-2027 ha comportato una riduzione dei fondi per l’Italia per oltre 6 miliardi di euro, come da lui stesso ammesso».

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