di Valentina Barbera Il 12 settembre a partire dal 2009 per iniziativa di MCS (The Marine Conservation Society),società inglese no profit dedicata alla conservazione dell’ecosistema marino, si celebra la Giornata internazionale senza sacchetti di plastica monouso, giornata in cui tutti noi siamo invitati a non accettare nei negozi, nei supermercati, etc servendoci di borse riutilizzabili. L'iniziativa invoglia a non usufruire dei sacchetti in plastica che vengono usati nelle nostre abitazioni, nei market, nei negozi, nelle spiagge, nelle strade e un po’ dappertutto, ognuno di noi pensando bene a quanti sacchetti vediamo ogni giorno dispersi nella propria città può rendersi conto dell'utilizzo inadeguato e continuo di tutta questa plastica che rimane sulla terra per circa 200 anni, plastica che finisce nelle nostre acque, inquinando e rendendo il mare una trappola tossica per i pesci finendo nel loro stomaco e mettendo in pericolo anche il nostro ambiente. Se ognuno di noi, si fermasse un attimo a pensare, quando deve fare degli acquisti, che è utile e indispensabile per salvaguardare il pianeta e ridurre l'utilizzo dei sacchetti di plastica portare con sé, o inserendoli nella borsa o lasciarli direttamente nell'automobile per ogni evenienza delle borse riutilizzabili come quelle in tessuto o di carta, che occupano un minimo spazio. Se ognuno di noi collaborasse con questa semplice ed utile iniziativa potremmo ridurre gradualmente il tasso di inquinamento dovuto dall'uso dei sacchetti di plastica. L'Italia è sempre stata in prima linea in Europa per questo genere di riforme in quanto si era già attivata contro l’utilizzo dei sacchetti di plastica sia nel 2007 che nel 2012, come si evince dalla legge 2015/720: "nel 2012 l'Italia, per prima in Europa, vieta l'utilizzo di buste di plastica leggere. Con la direttiva (UE) 2015/720, promossa proprio dalla Presidenza italiana del Consiglio, anche l'UE sostiene la riduzione dell'utilizzo di borse di plastica in materiale leggero", proprio per questo il cambiamento deve partire da noi, diminuendo il più possibile il consumo di plastica quotidiano. Tale percorso di leggi ha portato ad una riduzione del 50% del loro consumo rispetto al 2007, per mantenere attiva l'iniziativa e ridurre la quantità di plastica nella terra è opportuno che ognuno di noi svolga il proprio dovere riducendo o addirittura eliminando i sacchetti di plastica, ma anche tutta la plastica che non è indispensabile per la nostra quotidianità.
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