«Abbiamo scoperto, negli anni, che il cervello è fatto per essere felice» come ha sottolineato il Dott. Salvo Noè. Psicologo e psicoterapeuta siciliano, ha ideato e introdotto la prima edizione del Festival nazionale del Cervello. Nel corso del suo intervento ha trattato di “Cervello, emozioni e comportamento. Come gestire le emozioni e come esse influenzano il comportamento?”, con l’obiettivo di far conoscere le nuove frontiere degli studi sulla relazione tra cervello ed emozioni.
Con un linguaggio semplice e profondo, ha esordito parlando del cervello descrivendolo come uno tra gli organi più complessi del nostro corpo, sul cui funzionamento restano ancora domande aperte persino per ricercatori e neuroscienziati. Il prologo del Dott. Noè è stato dedicato a “i tre cervelli”, alle risorse psicologiche positive come la speranza e ai comportamenti per tenere il cervello in salute.
A seguire, il Prof. Giulio Maira, neurochirurgo romano. Ha tenuto una relazione omonima al suo libro dal titolo “Il cervello è più grande del cielo”, dissertando sul funzionamento dell’organo che più di ogni altro ci rende umani. Questo insieme di cellule, fibre, impulsi elettrici e sostanze chimiche da cui dipende la qualità della nostra vita.
I focus principali del suo apprezzatissimo intervento sono stati: la neuroplasticità del cervello, la magia della memoria e l’aumento delle capacità attraverso l’apprendimento. In ultimo, ma non per importanza, ha suggerito alcuni comportamenti adatti alle diverse età della mente, al fine di ridurre i rischi di malattie e sviluppare maggiormente le potenzialità mnemoniche e creative.
Continuando, la Prof.ssa Donatella Marazziti, psichiatra e neuroscienziata toscana conosciuta in tutto il mondo per i suoi studi nell’ambito della biologia e delle terapie di numerosi disturbi dell’affettività, ha tenuto un intervento dal titolo “Neurobiologia dell’amore e dell’attaccamento”.
Ha trattato delle principali tappe dell’amore. In primo luogo, ha affrontato il tema dell’attrazione, ossia di quello tsunami neurobiologico che accade a livello cerebrale quando ci innamoriamo. In un secondo momento, ha parlato di attaccamento, cioè della fase di quiete dopo la tempesta e del ruolo dei neurotrasmettitori ossitocina e vasopressina nelle relazioni affettive. Inoltre, ha approfondito i diversi tipi di amore, sottolineando l’importanza delle relazioni affettive infantili nell’ottica di un sano sviluppo bio-psico-sociale.
Infine, il Prof. Francesco Tomasello, neurochirurgo ed ex Magnifico Rettore dell’Università di Messina, che ha svolto buona parte della sua attività professionale in questa sede istituzionale, ricevendo significativi riconoscimenti nazionali ed internazionali, ha dibattuto sul tema “Arte e cervello: il contributo delle neuroscienze”. Durante il suo intervento ha esaminato gli studi di neuroimaging, condotti attraverso risonanze magnetiche funzionali (o fMRI) e tomografia a emissione di positroni (o PET), mostrando come il cervello reagisce all’arte, nelle sue diverse forme di pittura, scultura, poesia e musica. Ha illustrato i risultati di ricerche che evidenziano come i neuroni specchio siano responsabili delle risposte emotive alle opere d’arte, ed in particolare dell’immedesimazione con esse. Ha concluso dicendo che la cultura della bellezza è terapia per il cervello! Le tante domande dei partecipanti hanno suggerito l’interesse suscitato dalle tematiche del convegno, dando l’impulso per la prossima edizione 2023, targata Associazione NoèCom, Centro di Psicologia e Formazione.
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