In Piazzetta Francesco Bagnasco imprenditori e neolaureati a confronto per creare nuove imprese giovanili. Si chiama VentiEventi il calendario di incontri che partirà da domani grazie all’Università degli Studi di Palermo e alle associazioni Palermo Mediterranea e Piazzetta Bagnasco. Si svolgeranno ogni giovedì. Si chiama VentiEventi il ciclo di incontri fra imprenditori senior e aspiranti imprenditori finalizzato alla creazione di nuove imprese giovanili. Partirà da domani, giovedì 9 giugno, con Rino Alessi della Alessi SpA, e si susseguirà ogni giovedì alle 19.00 in piazzetta Bagnasco, durante i quali si parlerà di impresa, di quanto sia importante l'impresa per lo sviluppo di una città, di come si può mettere in piedi un’impresa, vista anche come un’alternativa alla ricerca di un lavoro fuori, in Italia o all’estero. Verranno chiamati all’azione aspiranti imprenditori, studenti neolaureati e imprenditori senior con una lunga esperienza alle spalle. Un dialogo informale, all’aria aperta in cui verrà proposta un’idea d’impresa con l’obiettivo di generare nuove collaborazioni e stringere una forte alleanza tra generazioni di imprenditori. Ingresso libero per 20 appuntamenti ideati e organizzati dall’Associazione Piazzetta Bagnasco e dalla Business Community Palermo Mediterranea in collaborazione con l’Università degli Studi di Palermo, per arricchire il tessuto cittadino e dare vita un nuovo protagonismo dei giovanissimi della città. Ogni giovedì imprenditori di Palermo Mediterranea, ma non solo, porteranno la loro testimonianza raccontando la propria storia imprenditoriale e regalando ai neolaureati un’idea d’impresa maturata grazie alla loro esperienza. Palermo Mediterranea avrà modo, inoltre, di indirizzare quelle idee di impresa che susciteranno l’interesse di neolaureati, sia verso le attività di ricerca applicata fornite dall’Università che verso i servizi a favore delle imprese offerti dalle organizzazioni imprenditoriali. Palermo Mediterranea potrà, inoltre, nel corso dei suoi tradizionali incontri, sottoporre alla propria business community tali start up perché incontrino investitori ovvero professionisti disponibili a offrire un particolare aiuto consulenziale nelle fasi di avvio di tali attività. Essenziale per il successo dell’iniziativa sarà l’opera di sensibilizzazione che l’Università farà a favore dei diretti interessati ovvero dei giovani neolaureati e degli studenti degli ultimi anni di corso. Per incentivare il successo dell’operazione, ad un anno dall’avvio, saranno pubblicamente premiati i soci delle start up e gli imprenditori senior le avranno concepite ed aiutate a nascere. E’ importante far da tramite tra il mondo delle imprese e quello dell’Università, perché la creazione di un’impresa oggi, a differenza del passato, richiede competenze di livello universitario, promuovendo quindi un’inedita collaborazione intergenerazionale tra l’esperienza di imprenditori senior e le energie dei neolaureati. Maggiori dettagli sono stati forniti nel corso di una conferenza stampa tenutasi in piazzetta Francesco Bagnasco alla quale sono intervenuti: Giuseppe Russello, Presidente Sicindustria Palermo; Maurizio Carta, Prorettore Università degli Studi di Palermo; Donato Didonna, Presidente Associazione Piazzetta Bagnasco; Dario Nepoti, Direttore Palermo Mediterranea. Secondo Donato Didonna, presidente Associazione Piazzetta Bagnasco “Vi è una congiunzione astrale da cogliere oggi a Palermo: un nuovo rettore all’Università, un nuovo presidente degli industriali e, a breve, un nuovo sindaco. Ma per poter sviluppare appieno tutte le possibili sinergie tra istituzioni e cittadini, anche coloro che hanno avuto il privilegio dell’istruzione, di aver viaggiato e di godere di un minimo di indipendenza economica, devono sentire la responsabilità di fare qualcosa per il rafforzamento del tessuto economico e occupazionale cittadino. Quella inaugurata da Palermo Mediterranea e dall’Associazione Piazzetta Bagnasco, con il patrocinio dell’Università, è un’inedita collaborazione tra le generazioni fondata sul senso della responsabilità sociale, quella manifestazione di capitale civico che è stato alla base dello sviluppo civile e del benessere economico che ammiriamo nel Nord Italia”. “Gli ultimi dati diffusi dall’Eurispes – commenta il presidente di Sicindustria Palermo, Giuseppe Russello – sono davvero allarmanti: la Sicilia è la regione italiana con il più alto numero di Neet, ossia persone non impegnate nello studio, nel lavoro e nella formazione. Un triste primato che tradotto in numeri vede 900mila giovani, tra i 15 e i 34 anni, senza una prospettiva. A questo noi non possiamo e non vogliamo rassegnarci. E siamo consapevoli che il primo passo da fare è proprio quello legato alla formazione: orientare le attività della conoscenza verso la produzione di valore aggiunto è l’unico modo per favorire la creazione e la sostenibilità dei fattori di crescita di Palermo. Le nostre imprese, i nostri imprenditori hanno bisogno dei giovani così come i giovani hanno bisogno delle imprese e il nostro obiettivo sarà quello di alimentare questo scambio indispensabile e vitale”. “L’innovazione non nasce casualmente, ma – afferma Dario Napoti, Direttore di Palermo Mediterranea - da ecosistemi dove ricerca e imprenditoria si contaminano e si fondono. Investire oggi in un ecosistema è essenziale per rendere fertile il tessuto cittadino facilitando così la nascita di start up, hub, centri di ricerca, veri antidoti alla carenza di lavoro. La ricerca in innovazione e le contaminazioni sono ingredienti sostanziali per scrivere un diverso futuro, più sostenibile per la Sicilia e per il Mediterraneo”. “L’Università di Palermo guarda il mondo – spiega Maurizio Carta, Prorettore Università degli Studi di Palermo - nel senso che si apre sempre di più ai diversi mondi che la intersecano. A partire dal mondo delle imprese per arricchirsi della sua innovazione, visione, operatività e per restituire competenze e collaborazione. Per questo motivo il ciclo di incontri promosso insieme a Palermo Mediterranea è una componente importante della nostra capacità di produrre impatto, di lasciare traccia nel tessuto economico, culturale e sociale della città. Solo cooperando si potranno raggiungere obiettivi all’altezza dei sogni e delle ambizioni delle persone che abitano Palermo”.
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