Ad eseguire l'opera, come stabilito dalle procedure di aggiudicazione dell’ufficio diretto da Maurizio Croce, sarà un’associazione temporanea di imprese coordinata dalla Sibar srl di Frosinone che si è piazzata al primo posto grazie ad un ribasso del 33,1 per cento e per un importo di poco superiore a 1,8 milioni di euro. L’intervento consiste nella realizzazione di barriere paramassi collocate a differenti quote e in un sistema di reti chiodate in aderenza per il rafforzamento corticale di ampie porzioni rocciose, fortemente lesionate. Verranno inoltre predisposte opere di regimazione idrica e di contenimento di porzioni di pendio instabile tra cui muri e paratie di micropali. Sarà, infine, ripristinato l’attraversamento sottostante l’infrastruttura viaria.
Si avvia così a soluzione una vicenda che risale al 2012, anno in cui si verificarono i primi movimenti franosi che produssero ingenti danni al sistema viario, ma anche a infrastrutture pubbliche e ad abitazione private, sia in zona Castello, sia in contrada San Giuseppe. Altre frane si sono verificate nel 2015 e nel dicembre del 2020, in presenza di forti piogge, con due fronti di colate dovute al distacco di detriti dal fianco del costone che cinge Tripi e con il rotolamento di grossi massi sulla sede viaria di accesso all’abitato.
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