Frane, a Tripi via ai lavori sull’area a monte della provinciale 115. Schifani: «Interventi senza sosta sulle fragilità del territorio»

Possono finalmente partire, dopo un'attesa ultradecennale, i lavori a Tripi, nel Messinese, per il consolidamento di un versante dell’area a monte della strada provinciale 115 Tripiciana. Lo annuncia la Struttura per il contrasto del dissesto idrogeologico, guidata dal presidente della Regione Renato Schifani. «La nostra attività di messa in sicurezza dei centri urbani – commenta il governatore – non conosce sosta. Siamo ben consapevoli delle mille fragilità del territorio e della necessità di intervenire con la massima tempestività, a salvaguardia della pubblica incolumità. Proseguiremo nel percorso intrapreso con risorse e strumenti adeguati e con un metodo che si rivela sempre più valido ed efficace».
Ad eseguire l'opera, come stabilito dalle procedure di aggiudicazione dell’ufficio diretto da Maurizio Croce, sarà un’associazione temporanea di imprese coordinata dalla Sibar srl di Frosinone che si è piazzata al primo posto grazie ad un ribasso del 33,1 per cento e per un importo di poco superiore a 1,8 milioni di euro. L’intervento consiste nella realizzazione di barriere paramassi collocate a differenti quote e in un sistema di reti chiodate in aderenza per il rafforzamento corticale di ampie porzioni rocciose, fortemente lesionate. Verranno inoltre predisposte opere di regimazione idrica e di contenimento di porzioni di pendio instabile tra cui muri e paratie di micropali. Sarà, infine, ripristinato l’attraversamento sottostante l’infrastruttura viaria.
Si avvia così a soluzione una vicenda che risale al 2012, anno in cui si verificarono i primi movimenti franosi che produssero ingenti danni al sistema viario, ma anche a infrastrutture pubbliche e ad abitazione private, sia in zona Castello, sia in contrada San Giuseppe. Altre frane si sono verificate nel 2015 e nel dicembre del 2020, in presenza di forti piogge, con due fronti di colate dovute al distacco di detriti dal fianco del costone che cinge Tripi e con il rotolamento di grossi massi sulla sede viaria di accesso all’abitato.

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