Le degustazioni del pane cunzato con le acciughe e lo sfincione di Bagheria. Tra gli altri gli incontri con: gli chef di Euroform; il maestro pasticcere Marcello Maniaci per i tradizionali biscotti “Passavolanti di Vicari”; i tartufi cavati da Girolamo Ligotti; le ACLI Terra con i legumi di Baucina dell’azienda agricola Moscarelli; da Ciminna gli allevamenti di lumache a ciclo naturale “La Babbaluci@” ed il prezioso latte d’asina di Villafrati. L’artista Sara Favarò con il suo libro “Dolci Ritualità”, gli scultori Giovanni Lo Verso e Vincenzo De Guardi con un laboratorio ludico didattico per bambini sulla manipolazione dell’argilla, tutti i lavori realizzati saranno cotti da Nino Parrucca ceramiche e regalati a tutti i piccoli artisti; Le liriche di Angelo De Guardi, apriranno il workshop dello studioso e drammaturgo palermitano Angelo Sicilia che, interpreterà le tradizionali storie dei paladini di Francia, spettacoli tratti dal ciclo sacro, dal ciclo arturiano e da quello shakespeariano e la scelta di non rappresentare storie banditesche, ma spettacoli con un chiaro messaggio di impegno civile con il progetto l’Opera dei Pupi Antimafia.
“L’associazione Clips servizi per l’arte- dichiara il presidente Grazia Picarella- intende proseguire quel percorso già avviato per il rilancio del comparto enogastronomico e artigiano del nostro territorio, sfruttando le potenzialità delle realtà locali nell’ottica della crescita economica e sociale. Per salvaguardare e valorizzare la creatività dei nostri maestri artigiani, impegnati nei mestieri tradizionali con le molteplici e ricche forme di espressione che testimoniano l’immenso patrimonio artistico ed enogastronomico della nostra terra.”
Orari:
Sabato 16 Dicembre dalle ore 16,00 alle ore 20,00
Domenica 17 Dicembre dalle ore 10,00 alle ore 19,00
Ingresso Libero
informazioni al 3291124015 oppure info@clipsarte.it
Degustazione gratuita:
Sfincione di Bagheria: Si tratta di un impasto di farina di grano siciliano, dalla tipica forma rotonda, con un condimento di acciughe, tuma tagliata a fette, pangrattato con pecorino grattugiato, cipolla, sale e olio extravergine d’oliva. Nasce nel 1650 da una rielaborazione dei Monsù sulla base di un’antica ricetta conventuale e destinato alla nobiltà e al clero.
Verdello di Bagheria: Limone tipico di Bagheria che viene ottenuto grazie all’”abbandono” dell’albero che per lunghi mesi non riceve un goccio d’acqua. Tra luglio ed agosto viene data all’albero una copiosa quantità di acqua che “inganna” la pianta che comincia a dare i frutti. La comunità bagherese ha avviato con Slow Food un percorso, giunto quasi a conclusione, per ottenere il Presidio su questa importante coltivazione.
Passavolanti di Vicari: I Passavolanti di Vicari, fanno parte della pasticceria classica siciliana. Inventati nel ‘700 dai monaci del convento di San Francesco a Vicari per omaggiare gli invitati al matrimonio della figlia del re, non sono altro che biscotti di mandorle, fatti con ingredienti semplici e genuini come uova, farina, zucchero e mandorle.
Olio EVO Calamignara: cultivar che può essere destinata alla produzione di olio con risultati eccellenti ma può, altresì, essere utilizzata anche per il consumo da mensa. La Calamignara è anche una delle più antiche cultivar autoctone siciliane come attesta la presenza di numerosi ulivi millenari appartenenti proprio a questa cultivar anche nel territorio Altavilla Milicia e Trabia
U cuddiruni di Ciminna: È un prodotto culinario della cucina tipica ciminnese. È una focaccia di impasto morbido e gustoso, dal sapore forte e deciso e dal profumo irresistibile. Viene realizzata bianca o rossa, condita con acciughe, cipolle, formaggio pecorino e mollica. In passato era consuetudine infornare il cuddiruni, quando si faceva il pane in casa, con la farina di semola di grano duro.
Acciughe di Aspra: Acciughe conservate con il metodo della salagione che presentano un sapore forte e deciso dovuto alla liberazione, durante la stagionatura, di enzimi dai tessuti e dai batteri presenti e presentano carni scure e aromatiche. Ad Aspra si comincia a salare le acciughe intorno alla metà del 1900 quando i salatori di Porticello si spostano nel mar cantabrico.
Buccellato di Casteldaccia: Un impasto di farina cotto al forno, a forma di ciambella, farcito nel suo interno e decorato all'esterno. A Casteldaccia, rappresenta il dolce tipico del paese, diventato nel 2011 prodotto DE.C.O. Normalmente ripieni con i fichi secchi la particolarità del buccellato di Casteldaccia è che viene ripieno di mandorle e zuccata.
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