L’Ora della Madre Desolata Sabato santo al quartiere Capo di Palermo

Una veglia mattutina con Maria in attesa della Resurrezione. Si tratta dell’«Ora della Madre desolata», la proposta che la confraternita di Maria santissima dei sette dolori offre alla città di Palermo. Infatti, il prossimo 30 marzo, Sabato santo, dalle ore 9,30 i confrati si riuniranno nella loro sede, la chiesa dei Santi Quaranta Martiri alla Guilla (alle spalle della Cattedrale), per vivere insieme un momento di riflessione, preparazione e attesa pasquale. In un’atmosfera di contemplazione, verrà esposta la statua dell’Addolorata, un’intensa opera lignea di metà ‘800, esposta in maniera particolare nella seconda settimana di settembre (nei giorni della Festa dell’Addolorata) e durante la Settimana santa. Si comincia alle ore 8 con l’apertura della chiesa e alle 9,30 inizia la veglia di preghiera presieduta dall’arcivescovo di Palermo, mons. Corrado Lorefice. Un momento di grande suggestione: illuminazione sobria, canti, inni, antiche preghiere tradizionali, letture sacre e un cero accanto al simulacro dell’Addolorata che verrà acceso nel corso della celebrazione.
Subito dopo l’accensione del cero, tutta la chiesa sarà illuminata a giorno, in un’esplosione di luce preludio e simbolo della resurrezione pasquale di Cristo. Infine, ogni fedele metterà grani di incenso nel turibolo con il quale sarà incensata la statua della Madonna. L’«Ora della Madre desolata», di sabato 30 marzo alla chiesa dei SS. Quaranta Martiri alla Guilla, continua un’antichissima tradizione che risale alla chiesa bizantina, quando la comunità cristiana, dinanzi all’icona del Cristo sepolto, rievocava i lamenti della Madre e dei discepoli. Allo stesso modo, anche oggi, la confraternita della Madonna dei sette dolori celebra l’ora della fede di Maria, preludio alla gioia del sepolcro vuoto e della resurrezione nel giorno di Pasqua. Tutta la cittadinanza è invitata a partecipare. L’augurio è che “l’Ora della Madre desolata” venga sempre più conosciuta e celebrata. Ingresso libero.

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