Il primo utilizzo del cosìdetto drone da parte dei Vigili del Fuoco risale al lontano 2009 quando avvenne il terremoto dell'Aquila. Tanta strada a livello di sviluppo tecnologico e organizzativo è stata compiuta e ormai il sistema di pilotaggio remoto è diventato fondamentale nella loro attività lavorativa ci racconta Francesco Sirchia, Direttore e Coordinatore Nuclei Speciali Regionale dei Vigili del Fuoco Sicilia e Elisoccorritore). "Il sitema SAPR è un sistema a pilotaggio remoto che i vigili del fuoco utilizzano nelle varie tipologie di intervento che espletiamo esordisce l'architetto Francesco Sirchia. Ormai i SAPR vengono utilizzati molto spesso. Ad esempio nel caso di pericolo di incendio qualora questo possa propagarsi o nel caso di ricerca di persone scomparse. Ultimamente o utiliziamo un'apparecchiatura il "LifeSeeker" agganciata a uno dei nostri droni e funge da cellula telefonica per cui va a captare l'eventuale cellulare della persona dispersa facendo da ponte (chiaramente lo smartphone dev'essere acceso) e così in poco tempo riusciamo a individuare la vittima".
"Come organizzazione abbiamo dei droni dai mini a quelli al massimo di 25 Kg. Chiaramente abbiamo delle regole restrittive".Noi di Siciliaunonews abbiamo chiesto al capo squadra Nuclei SAPR Sparacino, responsabile operativo regionale, dal punto di vista organizzativo a quale tipo di formazione sono sottoposti. "Oramai siamo autonomi. Ma all'inizio era l'ENAC che ci faceva frequentare i corsi per diventare piloti SAPR. Adesso abbiamo i nostri istruttori e li svolgiamo noi direttamente". L'utilizzo del drone è diventato un metodo a dir poco quotidiano in tema emergenziale come ci racconta l'architetto Sirchia al quale abbiamo chiesto proprio di raccontarci dei casi recenti di intervento sul territorio. "Da poco abbiamo effettuato degli interventi nella discarica di Bellolampo legato all'emergenza incendi e nella discarica e di Barcellona Pozzo di Gotto". Dal pèunto di vista operativo abbiamo chiesto all'architetto Sirchia come si attiva la richiesta d'intervento ."Arriva la richiesta da parte del cittadino e l'operatore della nostra Sala Operativa, a secondo del tipo di intervento, chiama a collaborare diverse squadre oltre alal squadra ordinaria. Ad esempio nel caso di ricerca di una persona scomparsa, intervengono le squadre ordinarie, i droni e quindi le Squadre SAPR, il nucleo Cinofili e le Squadre della Topogrfia apllicata al soccorso. Queste pianificano e vanno a settorializzare il territorio, attraverso dei GPS, e ad individuare le zone ad esempio già battute o quelle ancora non esplorate". Invece per quanto riguarda gli interventi del SAPR la procedura che viene attivata è la seguente conclude l'architetto Francesco Sirchia, Direttore e Coordinatore Nuclei Speciali Regionale dei Vigili del Fuoco Sicilia e Elisoccorritore) "Essendo un settore che fa parte degli aeronaviganti, noi facciamo capo a un ufficio centrale che si chiama SOCAV ( Sala operativa del Soccorso Aereo) e prima che la squadra si muova riceveil via libera. Perchè ci sono ad esempio zone che possono essere no fly zone e chiaramente tutto dev'essere tutto coordinato per vedere se ci sono eventualmente altri interventi".
Nessun commento:
Posta un commento