Seconda inaugurazione consecutiva della stagione al Teatro al Convento (sotto la direzione artistica di Orazio Bottiglieri) con una produzione di Mary Cipolla. "Donne Du du due", due vere guerriere del palco e la "belva" sempre divertita del pubblico di via Castellana Bandiera a Palermo. Per la regia di Mary Cipolla va in scena anche lei coprotagonista (sono anche suoi i testi) con "due amiche da sempre, due donne normali ma se le sfidi sanno metter le ali! Ciascuna donna sa recitare ma non finge, ambedue con bassotti, la passione per il nuoto, donne che di rado portan le gonne".
Si presentano così. Vere, belle e autenticamente esilaranti. Trent'anni di amicizia iniziata con uno spettacolo romano da due geografie diverse. Sono origini che fanno la differenza. Ma il palco sa riunirle. Alex Elton (italo britannica e già nota al pubblico anche come Bianca Ara) e Mary Cipolla (italianissima di Sicilia, per dirla come lei nata per... soffriggere e per la risata!).
Dopo aver ricordato appunto le origini, ecco far spazio alle risate... una sequela di comicità condensata di applausi divertiti del pubblico. S'affaccia la signora di Linguaglossa che ricorda il mondo della scuola con i suoi difetti di pronuncia, poi approdata alla singolare professione d'intreprete di film osè!
Quindi la storia delle donne e della società negli ultimi 50 anni in Italia. Dagli anni Settanta ai giorni nostri. La fine di un lavoro prettamente declinato al femminile, la centralinista, il divorzio nel Belpaese, la moglie di un supereroe (l'Uomo Ragno) alle prese con le insoddisfazioni sentimentali!
E poi gli anni Ottanta. La dipendenza dai videogiochi, l'avvento dei primi telefoni cellulari, persino un Leopardi tecnologico! E quindi gli anni Novanta che fanno ingresso con l'iconica signora Lo Piccolo alle prese stavolta con una telefonata nel Regno Unito!
Siamo così giunti al Duemila, due vecchiette due, strampalate e coi loro acciacchi e ricordi, introducono la bella voce di Alex Elton sulle note di La Mer (di Charles Trenet). Non manca infine un omaggio ad Alda Merini. Perchè la vita va sorrisa e un grazie va anche alle donne guerriere!
E il tutto e il resto lo si gusta solo recandosi in sala di un teatro di periferia amato dalla Città che lo ricorda caramente. Si replica domenica alle 17,15 e nuovamente settimana prossima, sabato 21.30 e domenica 20 ottobre, sempre alle 17,15. Foto di Fabrizio Verruso
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