Una gara, quella ospitata all’hotel La Torre di Mondello, in cui dieci chef delle varie province siciliane sono stati abbinati ad altrettanti pastifici dell’Isola per una gara all’ultima forchetta. La gara è stata divisa in due parti. Una prima parte nel corso della quale gli chef hanno preparato un piatto di pasta in bianco che ha permesso di valutare qualità e tenuta della pasta. Nella seconda parte della competizione, invece, è stato presentato un piatto creativo.La giuria, presieduta da Tony Lo Coco, chef e patron del ristorante I Pupi a Bagheria, nel Palermitano, una stella Michelin e presidente dell’associazione La Sicilia di Ulisse, Luciana Squadrilli giornalista di Food& Wine Italia e Alberto Zampino titolare dell’azienda Pasta Gentile, hanno assaggiato in due tranche i piatti e hanno deciso il verdetto. Per la pasta in bianco, condita solo con un olio Nocellara del Belìce dell’azienda siciliana Miceli&Sensat, è stata giudicata la cottura e la piacevolezza della pasta, facendo così emergere l’azienda produttrice. Per il piatto creativo è stata valutata la cottura, la tecnica, la presentazione e la piacevolezza del piatto. Gaia Campisi, che ha gareggiato con l’azienda Molini del Ponte di Filippo Drago di Castelvetrano (Trapani) e che ha vinto il premio come migliore pastificio per il piatto creativo, ha presentato ai giudici gli “Spaghetti del cavolo”, uno spaghettone mantecato con estratto di cavolo viola, crema di primosale, tuorlo d’uovo marinato e crumble alla barbabietola.
“È la prima volta che partecipo a un contest del genere - dice la 32enne Gaia Campisi subito dopo la premiazione - non avevo mai cucinato davanti a un pubblico al di fuori della mia comfort zone ed è stata quindi una fantastica esperienza che mi ha permesso di conoscere altri colleghi e di mettermi alla prova”.
Premiato anche il pastificio Minardo di Modica (RG) come miglior pastificio artigianale 2024 per la storia. Grazie a Minardo, infatti, rinasce la pasta artigianale in Sicilia, un’azienda che ha avuto un ruolo per la crescita degli altri pastifici dell’Isola. “Giorgio Minardo - racconta dal palco il rappresentante dell’azienda, Riccardo Occhipinti - 20 anni fa ha deciso di andare alla ricerca di quelli che erano i grani antichi in Sicilia e da lì il partito il progetto di Giorgio di creare pasta biologica”. La premiazione è avvenuta al termine di un talk sul mondo della pasta e sulla filiera di grano duro in cui sono intervenuti Vincenzo Russo, Professore di Psicologia dei Consumi e Neuromarketing presso la l’Università IULM di Milano e Mario Mirisola, docente di Scienze dietetiche e della Nutrigenomica all'Università di Palermo. E Adesso Pasta è un progetto realizzato con il contributo della Regione Siciliana, assessorato Attività Produttive, nell'ambito dell'Avviso pubblico “Sicilia che piace” 2024. Ecco gli altri chef e i pastifici che hanno partecipato alla gara: Dino Panebianco di Uzeta Bistrot a Catania con Pasta Bia di Resuttano, Caltanissetta; Antonello Compagno di Sicilò Marina di Villa Igiea a Palermo con Natura e benessere di Agrigento; Alen Mangione di Carusu Restaurant di Agrigento con Molini Riggi di Caltanissetta; Giorgio Drago de A Varcuzza di Donnalucata a Ragusa con Molino Ferrara di Caltanissetta; Rosi Pizzo di Pizzo & Pizzo a Palermo con Damigella di Chiaramonte Gulfi, Ragusa; Filippo Realforte di Seeasily ad Agira, Enna, con Pastificio Piazza di Moio Alcantara, Messina; Giancarlo Di Mauro di Porta Marina a Siracusa con Vescera di Corleone, Palermo; Rosario Siragusa de La Battigia a Trapani con Pastificio Minardo di Modica, Ragusa; Marco Calabrese di Zàghara Restaurant – Villa Flora Relais a Caltanissetta con Feudo Mondello di Monreale, Palermo.
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