A fare gli onori di casa, il deputato europeo Giuseppe Lupo, che si è impegnato a trasmettere alla Commissione Cultura e alla delegazione italiana dei Socialisti e Democratici del Parlamento il documento elaborato dai ragazzi, che si propone di fissare dei paletti qualitativi e delle regole per il riconoscimento e il sostegno degli spazi giovanili.
"Si tratta di luoghi di aggregazione che in Europa - si legge nella Carta - rappresentano uno straordinario strumento di partecipazione ed inclusione per ragazzi e ragazze, luoghi nei quali la socializzazione è strumento per la crescita personale e per costruire un senso di comunità."
Monica Valenti, vicepresidente di InformaGiovani, spiega che "il progetto, sostenuto dal Programma Erasmus+ dell'Unione Europea, era iniziato a gennaio del 2023 e si concluderà a fine mese, dopo aver coinvolto circa 250 fra ragazzi, ragazzi ed operatori e operatrici di centri giovanili di Italia, Francia, Grecia, Macedonia del Nord, Polonia, Portogallo e Svezia che hanno partecipato ad attività di scambio internazionale e volontariato, dibattiti, focus group e che grazie ad un questionario e al supporti di ricercatori italiani, hanno elaborato la proposta della Carta Europea che diventerà ora uno strumento di riflessione per dare riconoscimento e rafforzare gli spazi giovanili in tutta Europa."
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