Ed essendo lo stesso luogo un bene culturale, poiché ricade nell’itinerario Arabo Normanno “Patrimonio Mondiale dell’Unesco”, lo si destinava a un uso pregiudizievole per la sua conservazione e integrità, deturpandolo, senza alcuna concessione da parte della Sovraintendenza per i Beni culturali e ambientali e senza nessun adeguamento al Regolamento comunale sui Dehors. Il gazebo, inoltre, creava una situazione di rilevante disordine visivo e interferenza prospettica rispetto al vicino edificio storico monumentale della Cattedrale. Dal controllo documentale, il proprietario disponeva di una richiesta allo Sportello Unico del Comune di Palermo per una superficie di 28,91 mq (solo per tavoli, sedie e ombrelloni), ma invadeva con una considerevole eccedenza e senza alcun titolo una porzione di suolo pubblico di circa 54 mq. Oltre alle gravi ed evidenti carenze igienico-sanitarie, inoltre, gli operatori registravano innumerevoli violazioni, tra cui la mancanza del permesso per costruire, della concessione di suolo pubblico, del nulla osta della Sovrintendenza per i Beni Culturali, della Scia sanitaria esterna, della certificazione del ghiaccio alimentare. I 7 dipendenti, addetti alla manipolazione di alimenti, inoltre, erano tutti sprovvisti dell'attestato di alimentarista, non si esponevano al pubblico i prezzi dei prodotti esposti alla vendita, né si disponeva all’interno del pubblico esercizio della documentazione inerente alle autorizzazioni per l’esercizio dell’attività. Per tutte queste violazioni i due gestori sono stati denunciati e sanzionati per quasi 15 mila euro.
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Polizia Municipale. Sequestrato un gazebo e denunciati i gestori di un locale di corso Vittorio Emanuele, multe per quasi 15 mila euro
La Polizia Municipale, in un servizio congiunto con i Carabinieri di Palermo Centro, nei giorni scorsi, ha eseguito il sequestro penale preventivo di un gazebo afferente a un pub di corso Vittorio Emanuele, vicino alla Cattedrale. La struttura era stata posizionata interamente sulla sede stradale, nell’area immediatamente antistante al pubblico esercizio e in maniera abusiva. Al momento del sopralluogo, gli agenti rilevavano diverse criticità legate al fatto che a costruzione occupava una considerevole porzione di area pubblica con numerosi elementi di arredo e attrezzature a servizio dell’attività, creando grave intralcio alla viabilità e pericolo per l’incolumità pubblica e alla sicurezza urbana.
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