Mancano ormai pochi giorni all’avvio dei lavori che a Realmonte,
nell’Agrigentino, consentiranno il consolidamento del versante sud-ovest
del centro abitato, in prossimità della scuola elementare, e a valle di
via Palermo. La Struttura di contrasto al dissesto idrogeologico ha
aggiudicato l’appalto per la messa in sicurezza delle aree interessate
dagli interventi. Giunge così al termine una vicenda che, negli ultimi anni, ha creato non poca apprensione ai residenti di questa zona densamente popolata.
«La
costante attività di monitoraggio delle aree più fragili dal punto di
vista del rischio idrogeologico – commenta il presidente della Regione
Siciliana Renato Schifani, al vertice della Struttura commissariale – ci
consente di programmare le risorse disponibili e di intervenire nel più
breve tempo possibile, nel rispetto delle procedure tecniche e delle
normative vigenti. La
salvaguardia della pubblica incolumità e la messa in sicurezza dei
centri abitati sono gli obiettivi che ci siamo prefissati. La sinergia
con le amministrazioni comunali, da una parte, e la piena collaborazione
tra gli uffici tecnici, dall’altra, sono alla base degli ottimi
risultati raggiunti».
A
Realmonte si interverrà per risolvere in modo definitivo tutte le
criticità che hanno aggravato una situazione già problematica. In questo
sito, infatti, negli ultimi vent’anni si sono registrati numerosi
episodi di movimenti franosi che hanno causato danni importanti al manto
di alcune arterie stradali strategiche e prodotto lesioni a edifici
privati e infrastrutture pubbliche.
A eseguire i lavori,
secondo la graduatoria ufficializzata dagli Uffici diretti da Sergio
Tumminello, sarà la N.G.A Costruzioni srl di Mussomeli, in ragione di un
ribasso del 31,9 per cento e per un importo di poco inferiore a un
milione di euro.
Il progetto ha individuato soluzioni che
prevedono opere idriche e di contenimento, quali gabbionate e palificate
in cemento armato, per contrastare lo scivolamento del versante. Un
sistema drenante permetterà di convogliare le acque in appositi
pozzetti. Si farà anche ricorso all’ingegneria naturalistica, con
rivestimenti in geostuoia in grado di contrastare i fenomeni erosivi.
Ufficio Stampa e Documentazione
Regione Siciliana
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