Le indagini avviate immediatamente dopo la denuncia della vittima, laddove si acquisiva una dettagliata descrizione dell’odierna arrestata, venivano incrociate con l’esito dell’attenta analisi di numerosi video estrapolati da diversi sistemi di video sorveglianza, consentendo, in tal senso, di ottenere un accurato identikit della truffatrice che si presentava dall’anziana vittima facendosi consegnare i soldi ed i preziosi. Le risultanze investigative anzidette venivano incrociate con quelle acquisite da personale della Squadra Mobile di La Spezia allorquando, qualche settimana dopo la truffa consumata in questo centro, fermavano una donna, successivamente identificata nell’ arrestata, mentre tentava di truffare un’altra donna con la stessa tecnica del “FINTO CARABINIERE”; in tal senso, l’analisi del dispositivo mobile trovato in possesso della truffatrice, oltre a consentire di appurare come qualche settimana prima fosse stata in questo centro, consentiva di rinvenire al suo interno numerose foto di gioielli e preziosi i quali, opportunamente sottoposti alla visione della vittima unitamente all’effige fotografica dell’odierna arrestata, riconosceva sia il maltolto che la donna che ebbe a presentarsi da lei ed alla quale consegnava denaro e gioielli.
L’anziana vittima è la seconda volta che subisce la stessa truffa operata con la metodica del “FINTO CARABINIERE”; di fatti, nell’estate del 2023, veniva raggirata e depredata di ben € 21.000,00 in contanti che consegnava a due pregiudicati casertani i quali, a seguito di complesse indagini condotte da questo Ufficio, venivano individuati e successivamente raggiunti da misure limitative della libertà personale emessa dall’A.G. che, a tutt’oggi, vieta loro di dimorare nella provincia di Trapani. Le indagini proseguono per accertare eventuali altri episodi ed individuare possibili complici.
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