IPOMEA fest è ideato e coordinato dall’associazione Per Esempio, in collaborazione con Libera Palermo, Legambiente Sicilia e Mediterranea Saving Humans, con il patrocinio dell’Ambasciata del Regno dei Paesi Bassi in Italia. L’obiettivo del festival, che si svolgerà all’interno della XVI Edizione di “Una marina di libri – Festival del libro”, è attivare un confronto, quanto mai attuale, sul diritto al movimento connesso anche con la crisi climatica in corso, interpellando alcune delle voci più autorevoli del momento. «Negli ultimi due anni abbiamo lavorato intensamente sui temi dei diritti, dell'ambiente e delle migrazioni, portando avanti battaglie che riteniamo fondamentali per il presente e il futuro della nostra società - spiega Claudio Arestivo, presidente di Per Esempio. - Lo abbiamo fatto con un approccio intersezionale, convinti che sia necessario prendere posizione, identificare soluzioni concrete e proporre azioni di sistema per cambiare rotta. Riteniamo importante fotografare lo stato attuale delle cose, ma soprattutto uscire dall'inerzia e dare vita ad azioni di contrasto. Come organizzazione della società civile, sentiamo la responsabilità di contribuire a immaginare e costruire nuovi modelli di sviluppo, che mettano al centro i diritti, l'ambiente e le persone. È necessario scrivere insieme una storia diversa, per lasciare alle nuove generazioni un futuro migliore rispetto a quello che oggi sembra prospettarsi».
Il festival prende il nome da una specie vegetale, simbolo di un fenomeno che riguarda e attraversa il mondo intero: l’Ipomoea imperati, una pianta cosmopolita diffusa soprattutto lungo le coste atlantiche dell’America centro-meridionale, dell’Africa e lungo le coste dell’Oceano Indiano. Nell’estate del 2024, probabilmente attraversando il Canale di Sicilia, è sbarcata anche sull’Isola di Lampedusa, facilitata dal riscaldamento delle acque del Mediterraneo che hanno permesso a semi e frammenti della pianta di sopravvivere per lunghi tratti di mare. L'ipomea parla quindi di migrazione, perché il suo percorso ricorda quello che fanno molti migranti dalle coste del nord Africa fino a sbarcare sulle coste di Lampedusa, e parla di ambiente e di crisi climatica, poiché è proprio l'innalzamento delle temperature del Mediterraneo ad aver creato le condizioni che le hanno permesso di arrivare fino alle nostre coste.
Con due talk, quattro workshop, spettacoli e musica, IPOMEA fest crea uno spazio in cui costruire una visione del mondo basata su solidarietà, giustizia climatica e libertà di movimento, partendo dai dati dell’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni, secondo cui 400 milioni di persone sono attualmente in movimento nel mondo, per scelte personali o perché in fuga da conflitti, violenze o disastri naturali. Il 40% della popolazione mondiale vive oggi in contesti di estrema vulnerabilità a causa della crisi climatica ed entro il 2050 duecentosedici milioni di persone potrebbero essere costrette a lasciare la propria terra.
Venerdì 6 giugno alle 17:30 il talk “Liber3 di partire e liber3 di restare”, all’Averna Spazio Open, affronterà il tema della libertà di movimento e della giustizia climatica, esplorando le migrazioni ma anche il diritto di restare nella propria terra, insieme a Cecilia Strada, Alessandra Sciurba, Bijou Nzirirane, Claudia Fauzia, Mohamed Ba, Leoluca Orlando e Gabriele Del Grande; modera Carla Falzone. Seguirà, alle 20:00 ad Arci Tavola Tonda, la proiezione in anteprima di “Articolo 13”, documentario prodotto e realizzato da Per Esempio, con la regia di Mapi Rizzo. Alle 21:30 allo Spazio Franco andrà in scena “P.O.V. point of view”, spettacolo teatrale della compagnia multiculturale Progetto Amunì che, dalla Palestina al Mali, dalla Crimea al Sahara occidentale, racconta storie di movimento attraversando il mare.
Sabato 7 giugno alle 17:30 con il talk “THIS generation EU: le migrazioni e il cambiamento climatico”, all’Averna Spazio Open, si parlerà ancora dei temi della questione migratoria e della questione ambientale, stavolta con un focus particolare sulla criminalizzazione dei movimenti che si occupano di ambiente e di solidarietà ai migranti, insieme ad Alessandro Metz, Fabio Filocamo di Ultima Generazione, Chloe Bertini di Bruciamo Tutto, Nogaye Ndiaye, Marialuisa Palumbo, la dj Coco EM e il Movimento Right2Be; modera Vanessa Rosano.
In entrambe le giornate, nel corso dei talk, la street artist olandese Nouch realizzerà una perfomance artistica. A seguire inizieranno i concerti. Alle 20:00 aprirà la serata musicale, presentata dall’attivista LGBTQIA+ e stand up comedian Celeste Siciliano, Sandro Joyeux – Bambarà Files, alle 21:30 sarà la volta di Giulia Mei che presenterà il suo nuovo disco “Io della musica non ci ho capito niente”. Alle 22:30 è previsto il dj set di MAP – Mal d’Africa, collettivo di producer e dj afro-discententi e dalle 23:30 a chiudere la serata sarà Coco EM producer e dj direttamente da Nairobi che, oltre a essersi esibita su dancefloor di tutto il mondo, attraverso iniziative e su testate come Pan African Music, The Guardian e la BBC, porta avanti una battaglia per le persone e gli artisti emarginati, mettendo in luce le disuguaglianze sistemiche.
Nel pomeriggio di sabato 7 giugno inoltre, sono previsti quattro workshop gratuiti che in modi diversi affrontano i temi della migrazione e dell’ambiente. Alle 15:00 al Cre.Zi. Plus con “Come risolvere la sfida del granchio blu?”, il fotografo documentarista Francesco Bellina restituisce una parte del suo lavoro sull’impatto della crisi climatica nel Mediterraneo con il caso studio del granchio blu in Tunisia. Sempre alle 15:00 nella sede di Legambiente Sicilia, Giocherenda, il collettivo artistico che inventa, costruisce e anima giochi, terrà il workshop “The Power of Solidarity” che attraverso attività di educazione non formale tratta il tema dell’identità per comprendere, sentire e ripensare il processo della migrazione. Alle 17:00, con appuntamento davanti al Cre.Zi. Plus, Salvo Pasta, ricercatore del CNR, esperto in ecologia e biogeografia mediterranea, con il suo workshop “Alieni dietro casa” accompagnerà i partecipanti in una passeggiata tra le specie esotiche all’habitat mediterraneo, definite “aliene”, negli spazi del Festival. Sempre alle 17:00, stavolta di entrambi i giorni, è previsto inoltre un laboratorio artistico e di lettura a tema marino dedicato ai bambini, a cura di Legambiente Sicilia.
L’evento è gratuito ma la registrazione obbligatoria. Il programma completo, e i link per registrarsi, sono sul sito www.ipomeafest.it.
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