"Ekklesía Festival " il rito della scena Riti di arte, luce e comunità nei Parchi della Sicilia di Segesta, Marsala e Selinunte. Il programma con inizio il 4 luglio

Ekklesía nasce da un'idea semplice e potente: riportare l’arte là dove tutto ha avuto origine, nei parchi
archeologici della Sicilia. Non come spettacolo, ma come rito laico di comunità, come tempo sospeso in cui
suono, parola, corpo e luce si fanno linguaggio di ascolto e riconoscimento.
Da un’intuizione di Francesco Panasci – regista, musicista e direttore artistico – prende forma un progetto che non celebra la memoria, ma la rinnova. Non replica il passato, ma lo risveglia. Nei templi, tra le rovine, tra le soglie di pietra e vento, Ekklesía è una chiamata. Una chiamata alla partecipazione, alla lentezza, alla visione.
Tre parchi – Segesta, Marsala, Selinunte – diventano crocevia di esperienze culturali condivise: laboratori,
incontri, performance all’alba, passeggiate archeologiche e dialoghi intergenerazionali. Un circuito di connessione tra paesaggio e comunità, tra arte e identità.SEGESTA | 4 · 5 · 6 luglio 2025
4 LUGLIO
Ore 11:00 | LABORATORIO | PARCO ARCHEOLOGICO
Paesaggi sonorie registrazioni ambientali
A cura di ECU Creative Lab

Un laboratorio dedicato all’ascolto consapevole del paesaggio, all’esplorazione acustica e alla cattura dei suoni naturali e antropici presenti nel sito. I partecipanti utilizzeranno microfoni, registratori e tecniche di field recording per costruire una narrazione sonora del luogo.

Ore 21.00 | MUSICA | TEMPIO DORICO

Compagnia La Giostra
Kebra, tra storia, mito e leggenda

La Compagnia La Giostra nasce nel 1997 dall’incontro di artisti con esperienze musicali, teatrali e coreutiche.
Animati dalla passione per la musica medievale e popolare mediterranea, interpretanoliberamente repertori
e strumenti d’epoca, guidati da maestri liutai. Riconosciuta a livello nazionale e internazionale, la compagnia
promuove la tradizione musicale siciliana rinnovandola con uno stile tra il cantastorie ironico e il viaggio
mistico. I loro spettacoli uniscono musica, recitazione e linguaggio coreutico, coinvolgendo il pubblico con Descrizione:
Un viaggio musicale ispirato al Kebra Nagast, antico testo etiope che narra l’incontro tra la regina di Saba e il
re Salomone, simbolo di un’unione tra culture, fedi e popoli. Da questa leggenda nasce Menelik, figlio dei
due sovrani, portatore dell’Arca dell’Alleanza e della conoscenza divina verso Sud. Lo spettacolo rievoca
questa visione di comunione attraverso una polifonia che abbraccia il Mediterraneo: strumenti antichi e
moderni – rebab, bouzuki, flauti, cornamuse e percussioni – si fondono in un linguaggio musicale universale,
capace di evocare tradizioni lontane eppure intimamente connesse. Un inno alla giustizia e alla speranza, che
dà voce agli ultimi e trasforma il dolore in canto, con echi di litanie mediorientali, voci sahariane, cori gaelici
e canti siciliani. Questa danza sonora, che supera confini e religioni per celebrare la fratellanza umana, trova
nel parco archeologico e nel tempio di Segesta uno scenario ideale: luogo di incontro tra civiltà, memoria viva
di un’antica armonia tra uomo, natura e divino. Qui, tra le pietre sacre e il paesaggio senza tempo, il mito si
fa musica e la leggenda risuona come una preghiera laica di pace.

Formazione:
Michele Conti: Citola, chitarre, bouzouky, lyra, kemençe, nyckelharpa, timpano, voce
Gianfranco Rafalà: Flauti, cornamuse, bombarde, chalumeau, voce
Hilmar Pintaldi Funes: Percussioni, danza


5 LUGLIO

Ore 19.00 | INCONTRO LAB | TEMPIO DORICO

Il teatro e il rito: il mediterraneo in scena

Tavola rotonda al tramonto
Il teatro antico del Mediterraneo rappresenta uno straordinario crocevia dove sacro e profano si fondono in
un’esperienza totalizzante. Questa tavola rotonda al tramonto rivela come gli spazi teatrali fossero molto più
di semplici luoghi di spettacolo: erano autentici santuari della comunità, dove il rito collettivo trasformava la
rappresentazione in epifania. L’archeologia ci mostra come i teatri fossero costruiti in luoghi carichi di
significato spirituale, spesso adiacenti a templi o in paesaggi naturali considerati sacri. La macchia
mediterranea diventa così scenografia vivente, dove ogni elemento - dalla pietra calcarea ai profumi della
vegetazione spontanea - partecipa alla creazione di un’atmosfera sacrale. Il laboratorio proposto si configura
come un’esperienza di riappropriazione poetica del territorio. I partecipanti, guidati tra i resti del teatro dorico e i sentieri profumati di mirto e lentisco, sperimentano quella stessa “geografia dell’anima” che i drammaturghi antichi conoscevano bene. La parola scritta e declamata diventa strumento di riconnessione con un passato che ancora pulsa nei silenzi carichi di memoria. Il confronto interdisciplinare tra archeologi,
antropologi e filosofi della performance illumina la dimensione politica del teatro antico: uno spazio dove la
polis si riconosceva nei propri miti fondativi e affrontava le proprie contraddizioni attraverso la catarsi
collettiva.

Ore 21.00 | MUSICA | TEMPIO DORICO

Nataverne (Francia)

Voyage Celtique entre fantastique et mistyque
Fondata nel 2007 in Ardèche, Francia, è una live band attiva nel Celtic e Fantasy Rock-Folk. Con 3 album e
centinaia di concerti, si esibisce in festival celtici, world e eventi fantasy. Le loro composizioni, cantate in
francese, inglese, svedese, elfico di Tolkien e ideolingua nativerniana, creano un’atmosfera senza tempo,
offrendo un messaggio universale, sincretico e olistico. NATAVERNE invita a un viaggio magico e festoso in
un mondo parallelo dove spirito e realtà convivono in armonia.

Descrizione:

Un’esperienza musicale immersiva tra luci, atmosfere vegetali e suggestioni tribali. Sei musicisti in costume
tipico vi condurranno in un mondo fuori dal tempo, dove il fascino celtico incontra l’immaginario fantasy. Su
una base rock si intrecciano strumenti tradizionali – violino, flauti, bombarde, shruti-box, bodhrán – in un
flusso sonoro carico di spiritualità e mistero, che richiama antichi rituali e paesaggi nebbiosi dell’Europa
nordoccidentale. A guidare questo viaggio, un duo vocale: una voce calda e cristallina, l’altra profonda e
intensa. Insieme evocano presenze arcane, forze ancestrali e leggende dimenticate, per un percorso che
incanta, emoziona e trasporta oltre i confini del reale. Il parco archeologico e il tempio di Segesta diventano
scenario magico e senza tempo: tra le rovine doriche e le colline selvagge si riaccende il mito, come se le
pietre stesse vibrassero con l’eco di antichi canti. Qui, dove natura e storia si fondono, la musica diventa
portale verso un altrove, un invito a riscoprire il sacro che abita nei suoni, negli elementi e nella memoria
collettiva di ogni popolo.

Formazione:

Jean Christophe Dhorne: Voce, Chitarra, Flauti Nathalie Belliard: voce, Bodhran, Shruti

Rémi Kerbrat: chitarra elettrica Nathalie De Rancourt: violino, cori Pascal Mazella: Basso

Guillaume Polvé: Batteria


6 LUGLIO

Ore 19.00 | TALK LETTERARIO | TEMPIO DORICO

Io sono energia
Francesco Panasci dialoga di scrittura, poesia e saggi con Luigi Biondo, Direttore del Parco Archeologico di
Segesta, e con il suono del Maestro Nereo Luigi Dani, viola da gamba.

Un incontro culturale e partecipativo ispirato al libro “Io sono energia” di Francesco Panasci, che diventa
occasione per esplorare il concetto di energia umana e spirituale in dialogo con l’identità del Parco
Archeologico di Segesta. Attraverso letture sceniche, testimonianze, contributi visivi e interventi di esperti,
l’iniziativa offre uno spazio di riflessione collettiva sul tema della memoria personale e collettiva, del ritorno
alla consapevolezza, del legame tra uomo, mare e territorio. L’evento sarà impreziosito dagli interventi
musicali dal vivo del Maestro Nereo Luigi Dani, interprete alla viola da gamba, che accompagnerà e
intervallerà il dialogo con brani ispirati alla spiritualità del luogo e al respiro della parola. Nel contesto di Segesta, il progetto si declina come atto culturale di restituzione, che invita i partecipanti a rileggere la storia
attraverso i propri vissuti, con uno sguardo rivolto al futuro. Un evento aperto alla comunità, agli studenti,
agli operatori culturali e a tutti coloro che cercano nella cultura una via per rinnovare sé stessi e il proprio
territorio

Ore 21.00 | MUSICA | TEMPIO DORICO

Kairós (Portogallo)

Chronos, Viaggio sonoro tra tempo interiore e respiro della terra

Nome che evoca il “momento opportuno” in greco, è un progetto musicale nato nel 2016, con un percorso
internazionale che include esibizioni su Balcony TV Istanbul, Rádio TSF Portogallo e collaborazioni con artisti
come Ostad Farzad Andalibi e Chris Woods. Ha partecipato a festival in Europa e Nord Africa, tra cui il MED
Festival 2019. Recentemente, Kairós ha lanciato l’album “Chronos”, sequel dell’omonimo lavoro, che unisce
temistrumentali e canzoni in portoghese, ispirandosi alla storia di Torres Vedras, città natale del compositore,
attraversando epoche dalla preistoria all’età contemporanea.

Descrizione:

Guidato dal compositore portoghese Ruben Monteiro, Chronos è un viaggio musicale che attraversa il tempo
e lo spazio, ispirandosi alle spiritualità e alle culture millenarie dall’Asia centrale al Mediterraneo. Protagonisti
del progetto sono strumenti ancestrali come il kopuz, il bendir e il ney, utilizzati da oltre 5.000 anni nei rituali
di connessione con il sacro e con la natura. Le composizioni intrecciano tradizioni musicali turche, greche,
balcaniche e nordafricane con sonorità contemporanee, creando un ponte tra memoria e attualità, tra rito e
innovazione. Un linguaggio musicale che parla al cuore del presente attraverso le voci del passato, evocando
un tempo circolare, fatto di ritorni e metamorfosi. Nel contesto unico del parco archeologico e del tempio di

Segesta, dove le rovine dialogano con il paesaggio e il silenzio custodisce antiche sapienze, Chronos diventa
un’esperienza immersiva. Qui, tra le pietre sacre e il respiro del vento, la musica si fa rito collettivo: un invito
ad ascoltare la terra, il tempo interiore e la memoria profonda che ci abita

Formazione:

Ruben Monteiro: Oud, Bağlama e Voce
Carala Costa: Ney turco e Whistle
Christian Marss’s: Chitarra classica e basso fretless
Tiago Santos: Batteria
ironia e profondità. Hanno pubblicato sette dischi e si esibiscono attivamente in Italia e all’estero.

10 LUGLIO


Ore 18.00 | PASSEGGIATA ARCHEOLOGICA | PARCO/MUSEO - SALA FAMÀ

Adotta un monumento
Anna Occhipinti, Direttrice del Parco Archeologico di Lillibeo-Marsala, incontra le eccellenze produttive del
territorio. Progetto in collaborazione con il giornale La Sicilia.
Un'esperienza immersiva tra storia e consapevolezza civica, che guida i partecipanti attraverso un itinerario
tra museo e Parco alla scoperta del valore nascosto dei monumenti archeologici.
Con la guida di Anna Occhipinti, educatrice esperta di valorizzazione territoriale, la passeggiata si trasforma
in un percorso partecipato di conoscenza e adozione simbolica dei beni culturali. L’iniziativa “Adottare un
monumento” è un invito rivolto a studenti, cittadini e visitatori a sviluppare un senso di responsabilità attiva
verso i luoghi della memoria e della bellezza.
Non solo osservare, ma prendersi cura: riconoscere il significato di un’area archeologica, conoscerne la storia
e immaginare nuovimodi perraccontarla e difenderla. Un gesto semplice,ma potente, perstimolare il legame
tra comunità e patrimonio.

Ore 21.30 | TEATRO | GIARDINO STORICO DEL MUSEO

Riti di mare e di luna
Gruppo Di Zucchero e Ovatta
In un pomeriggio di un giorno surreale, dentro una sorta di “scrigno” in cui gli oggetti esprimono la forza dei
sogni, tre ex compagne di scuola si ritrovano a condividere ricordi, speranze, fallimenti, ma anche a rinnegarsi
e, perfino, a scontrarsi duramente, spezzando quel filo che le teneva legate. Un filo che conduce a quei popoli
lontani che, ritrovandosi a dover vivere una guerra dettata dalle fila di altri, reclamano una normalità
divenuta inverosimile, ma la cui voce rimane inascoltata. Tra i confini ristretti dello spazio in cui le
protagoniste si muovono, perdendosi nei desideri e nelle attese di un tempo già andato c’è, però, ancora
modo di ritrovarsi e di ritornare a sperare, mettendo in discussione la propria vita alla ricerca di sé stesse ma,
soprattutto, di un messaggio che travalichi l’egoismo e la disumanità dell’essere umano. E’ un’opera dai toni
forti e delicati, ironici e drammatici al contempo, tramite la quale ci piace immaginare che è sempre possibile
rinascere dalle proprie ceneri e trovare il sorriso dentro al pianto, magari anche con le semplici note di una
vecchia canzone evergreen che traduce il colore dei sogni, capaci di lavare le ferite più profonde e di
riconciliare quei popoli divorati dal mostro senza pietà chiamato guerra. Popoli che, in realtà, così lontani non
sono.

Testo e Regia: Giancarlo Figuccio

In scena: Rosaria Bonfiglio, Giusy Deblasi, Giovanna Scarcella

Voce fuoricampo: Aurora Aiuto Deblasi

Coordinamento: Gabriella Matranga

Audio: Giuseppe Virgilio, Piero Ancona Luci: Sergio Monaco, Luigi La Francesca

11 LUGLIO

Ore 18.00 | IL PARTENARIATO SPECIALE | MUSEO - SALA FAMÀ

Tavola rotonda, “I siti urbani del parco”

A cura di Marco Correra

Una riflessione aperta sulle tracce archeologiche sommerse nel tessuto urbano di Marsala, spesso invisibili o
trascurate, ma fondamentali per leggere il dialogo millenario tra città e patrimonio. La tavola rotonda, con
gli interventi della Dott.ssa Maria Grazia Griffo, direttrice del Parco Archeologico, e dell’archeologo Marco
Correra di ArcheOfficina, offre un’occasione preziosa per indagare il rapporto tra archeologia, città e
comunità. Il confronto ruoterà attorno a domande concrete:

• Come possiamo rendere visibile ciò che è nascosto sotto le strade?

• Quali strumenti e narrazioni possono favorire la fruizione e la tutela di questi luoghi?

• In che modo i cittadini possono partecipare attivamente al futuro del loro patrimonio?

Un appuntamento che intreccia urbanistica storica, innovazione culturale e cittadinanza attiva, per restituire

centralità a spazi che custodiscono le origini della città e della sua identità.

Ore 21.30 | MUSICA | GIARDINO STORICO DEL MUSEO

Trio Mulè

La terra respira
Tre strumenti. Tre voci femminili. Un solo respiro che attraversa il tempo. Il Trio Mulè, formato da tre
musiciste siciliane – pianoforte, violino e violoncello – porta al Baglio Florio un repertorio intenso e appassionato, attraversato dalle onde vibranti del tango argentino, tra riletture classiche e slanci contemporanei. Qui, dove il mare ha restituito rovine e relitti, il ritmo del tango si insinua tra le memorie sommerse. Le melodie, ora struggenti, ora incalzanti, dialogano con la storia antica e con i silenzi delle sale
museali, in un connubio inatteso tra musica migrante e archeologia mediterranea. Non si tratta di un
semplice concerto, ma di un rito sonoro che unisce radici e orizzonti, passioni e geografie. Il tango, nato
dall’incontro di popoli e culture, incontra a Marsala un luogo che parla lo stesso linguaggio: quello della mescolanza, del viaggio, della memoria viva. In questo incontro tra femminilità musicale e memoria
archeologica, ogni nota si fa eco, ogni gesto diventa racconto. Un’esperienza estetica e sensoriale dove il
passato emerge dal silenzio, mosso dal respiro eterno del mare.

Mariangela Lampasona: violino
Sabrina Colajanni: violoncello
Giusy Cascio: pianoforte

18 LUGLIO

Ore 18.00 | TALK LETTERARIO | TEMPIO DORICO

Io sono energia

L’autore Francesco Panasci dialoga di scrittura, poesia e saggi con Anna Occhipinti, Direttrice del Parco
Archeologico di Lilibeo-Marsala
Un incontro culturale e partecipativo ispirato al libro “Io sono energia” di Francesco Panasci, che diventa
occasione per esplorare il concetto di energia umana e spirituale in dialogo con l’identità del Parco
Archeologico di Segesta. Attraverso letture sceniche, testimonianze, contributi visivi e interventi di esperti,
l’iniziativa offre uno spazio di riflessione collettiva sul tema della memoria personale e collettiva, del ritorno
alla consapevolezza, del legame tra uomo, mare e territorio. Nel contesto di Marsala – città della navigazione,
dei relitti e della luce – il progetto si declina come atto culturale di restituzione, che invita i partecipanti a rileggere la storia attraverso i propri vissuti, con uno sguardo verso il futuro. Un evento aperto alla comunità, agli studenti, agli operatori culturali e a tutti coloro che cercano nella cultura una via per rinnovare sé stessi e il proprio territori

Ore 21.30 | MUSICA | GIARDINO STORICO DEL MUSEO

Giovanni Mattaliano Ensemble

Dialoghi sonori
Un concerto con 10 composizioni in programma, in dialogo tra le musiche di Giovanni Mattaliano, alcune
canzoni d’autore e brani tra le espressioni sonore jazz e africane. Una proposta originale che propone
l’insieme tra il linguaggio poetico e quello musicale, in un’unità narrativa e metrica inscindibile. L’idea artistica del Mattaliano Clarinet Quartet da anni in tour tra festival e rassegne originali, tratta musiche e repertori scelti per la loro spiccata anima popolare, con un’unicità in viaggio tra i popoli mediterranei e le visioni emozionali della canzone e del jazz. Il programma si completa con un omaggio dal titolo “Viaggiando” una
composizione di Mattaliano dedicata alla memoria dei grandi Maestri del passato. I concerti di Giovanni
Mattaliano si son sempre distinti in tutto il mondo per la scelta di organici variegati ed originali, sviluppando
l’intreccio acustico nella ricerca di ogni stile creativo”.

Formazione:
Giovanni Mattaliano: clarinetto e musiche originali
Kevin Gurrieri: clarinetto
Andrea Bronzo: clarinetto
Antonino Anzelmo: clarinetto basso

20 LUGLIO

Ore 18.00 | CONVERSAZIONI AL PARCO | GIARDINO STORICO DEL MUSEO

Presentazione del libro: MALANIMA

Incontro con l’autrice: Rosita Manuguerra

Nel romanzo “Malanima”, un’isola in cui il ritmo di vita è scandito dalle maree e dalle stagioni fa da sfondo a
un’intensa storia di crescita e scoperta. Qui le vite delle persone si intrecciano da sempre in modo unico:
alcuni, come uccelli migratori, raggiungono l’isola seguendo il sole di maggio e se ne vanno con l’autunno e
l’arrivo delle prime piogge; altri vivono invece sospesi tra l’isola e la terraferma, senza mai definire la propria
appartenenza. Rosita Manuguerra dà vita a un romanzo di formazione intenso, in cui la storia di due giovani
donne si intreccia con il percorso di emancipazione delle loro madri. Un’opera che affonda le radici
nell’intimità di una piccola isola per esplorare temi universali come il senso di appartenenza, il bisogno di
libertà e il confronto tra passato e futuro.

Ore 21.30 | MUSICA | GIARDINO STORICO DEL MUSEO

Pendragon
Ancient vibes, sonorità celtico-medievali

Fondati nel 2010, sono una band siciliana attiva nel panorama folk celtico. Con la loro energia contagiosa, si
esibiscono in numerosi concerti in Sicilia e all’estero, conquistando un pubblico sempre più vasto. La loro
popolarità cresce grazie alla partecipazione a importanti festival internazionali, come il “Celtica in Valle
d’Aosta”, che ha contribuito a diffondere il loro sound e ad ampliare la fanbase

Descrizione:
Un’esperienza musicale che fonde tradizione, ricerca storica e spiritualità del mondo celtico. Tra arpe, bouzouki, flauti, percussioni storiche, chitarre e violini, il repertorio spazia da danze travolgenti ispirate ai pub irlandesi a canti antichi in gaelico, latino e antico francese, evocando atmosfere magiche e leggendarie. Una proposta coinvolgente e autentica che trasporta il pubblico in un viaggio affascinante tra le terre e i miti dell’Irlanda e del mondo medievale. Lo spettacolo si svolgerà nel suggestivo Museo Lilibeo, cuore del parco
archeologico di Marsala, luogo ricco di storia e memoria. Qui, tra reperti millenari e rovine cariche di fascino, la musica si fonde con l’ambiente circostante, amplificando l’esperienza immersiva. Il contesto archeologico
crea un’atmosfera unica, in cui passato e presente si intrecciano, offrendo al pubblico un viaggio
multisensoriale tra antiche tradizioni e paesaggi sonori senza tempo.

Formazione:
Fabio Rizza: arpa celtica
Fiammetta Poidomani: chitarra, voce
Marina Zago: violino
Vincenzo Iacono: flauto traverso, whistle
Salvatore Scucces: bodhran, percussioni
SELINUNTE |12 · 21 · 25 luglio 2025

12 LUGLIO

Ore 05.30 (alba) | MUSICA | TEMPIO

Ecu Classic Ensemble
Soglie sacre tra suono e luce

Un concerto all’alba tra le colonne del Tempio di Selinunte, dove lamusica si fa passaggio ditestimone e segno
di continuità tra esperienza e ispirazione.
Il suono caldo e avvolgente degli strumenti a fiato incontra la voce luminosa di un giovane soprano, dando
vita a una liturgia laica della bellezza, tra spiritualità del paesaggio e ascolto profondo. L’ensemble, guidato da maestri di consolidata esperienza e accompagnato dalla voce giovane e intensa di un soprano solista, restituisce dignità alla bellezza come eredità e rinnovamento.
Una liturgia laica tra fiati e voce, nel cuore del paesaggio sacro di Selinunte.
Salvatore Ferraro: oboe
Giovanni La Mattina: clarinetto
Tommaso Santangelo: corno
Antonio Lo Presti: fagotto
Margherita Santangelo: soprano

21 LUGLIO

Ore 18.30 | MUSICA E SAND ART | BAGLIO FLORIO

Io sono energia
Con Francesco Panasci e Stefania Bruno
Una performance multidisciplinare che unisce musica, parola e sabbia in movimento in un rito scenico di
rinascita interiore. “Io sono energia” è il racconto di un viaggio umano e spirituale che prende forma tra le
note originali al pianoforte di Francesco Panasci, le visioni disegnate in tempo reale con la sabbia da Stefania Bruno, e la voce narrante che restituisce parola e respiro al testo omonimo. Un’opera sensoriale e intima che
invita alla fiducia, al risveglio, alla trasformazione.
Francesco Panasci: Pianoforte, voce e composizione
Stefania Bruno: Sand Art dal vivo

25 LUGLIO
Ore 05.30 (alba) | MUSICA | TEMPIO

Manas

Vibrazioni di luce

Nel silenzio sospeso dell’aurora, l’arpa e il violoncello si incontrano come voce e respiro. Due strumenti che
si cercano e si fondono, come anime che danzano tra i chiaroscuri del tempo. In questo dialogo sonoro, ogni
corda vibra con il paesaggio, ogni nota scivola tra le pietre del tempio e la luce nascente, in un equilibrio
perfetto tra presenza e mistero. Il concerto prende forma alle prime luci, quando il silenzio non è assenza ma
attesa. Lì, tra le colonne di Selinunte, dove il cielo si apre e la storia respira, la musica si fa rito di soglia. MANAS intreccia melodie ancestrali, improvvisazione contemporanea, richiami alla musica sacra, al minimalismo e al linguaggio cinematografico. Un’esperienza intima e immersiva, dove ogni elemento si unisce all’altro senza sovrapporsi: lo spazio, il tempo, il suono, la luce. Nato per essere vissuto in luoghi sacri
e antichi, questo incontro musicale non cerca l’applauso, ma l’ascolto profondo. È un invito a rallentare, a
sentire, a ritrovare il senso. Insieme.

Giorgia Panasci: arpe

Giulia Cusumano: violoncello

Ore 11.30 | LABORATORIO | PARCO ARCHEOLOGICO

Laboratori tematici e visite guidate a Selinunte
Laboratorio di immagine e suono, con particolare attenzione all’interazione tra musica, visual art e sand art.
I partecipanti esploreranno le potenzialità narrative del paesaggio archeologico attraverso la produzione di
contenuti multimediali e performativi. Laboratorio di fotografia, condotto con la partecipazione dei corsisti
del percorso in Comunicazione Mediale, per documentare con sguardo artistico il dialogo tra natura, rovine
e creatività. Passeggiate culturali guidate pomeridiane, aperte al pubblico, condotte da archeologi e studiosi, per approfondire la storia del sito e stimolare una fruizione consapevole del paesaggio sacro.
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Gli spettacoli di Segesta e Marsala sono a ingresso libero
Per Selinunte è previsto un ticket acquistabile su www.coopculture.it

Tutti i laboratori sono a partecipazione gratuita.
(fino al raggiungimento massimo dei posti disponibili)
info@ekklesiafestivval.it | www.ekklesiafestival.it

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