Confindustria Catania, Cgil, Cisl, Uil e Ugl siglano l’accordo territoriale sulla detassazione delle retribuzioni

Anche per il periodo d’imposta 2013 i lavoratori delle imprese associate a Confindustria Catania potranno beneficiare di una tassazione agevolata al 10 per cento, da applicare a tutte le voci retributive collegate ad “incrementi della produttività”.
E’ quanto sancisce l’accordo territoriale siglato oggi dal presidente di Confindustria Catania, Domenico Bonaccorsi, dai segretari generali della Cisl, Rosaria Rotolo, della Ugl, Carmelo Mazzeo, insieme ai segretari confederali della Uil, Rosario Laurini e della Cgil, Giacomo Rota, che dà attuazione all’intesa quadro nazionale sulla detassazione sottoscritta da Confindustria e dalle organizzazioni sindacali il 24 aprile scorso.
Le misure per l’incremento della produttività del lavoro, prorogate per il 2013 dalla legge di stabilità (L. n. 228/2012) e definite dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 22 gennaio 2013, consentono di sottrarre al prelievo fiscale ordinario quelle quote di reddito riconosciute ai lavoratori a fronte di “incrementi di produttività, qualità, redditività, innovazione ed efficienza organizzativa” con un tetto massimo agevolabile per ogni lavoratore pari a 2500 euro.

Si potrà quindi applicare una tassazione ridotta alle retribuzioni dei lavoratori a fronte di “prestazioni lavorative diverse da quelle rese in osservanza degli orari di lavoro adottati in azienda”. All’agevolazione possono accedere i lavoratori che nel 2012 non abbiano superato un reddito da lavoro dipendente di 40 mila euro. Lo stanziamento complessivo per il 2013 è pari a 950 milioni di euro.
“Si tratta di una misura concreta – sostiene Bonaccorsi – che restituisce potere d’acquisto ai lavoratori, senza alcun onere per le imprese. Stimiamo aumenti in busta paga pari a circa 60/70 euro al mese. Si va nella direzione da sempre auspicata e cioè la riduzione del cuneo fiscale. In Italia, purtroppo, viviamo ancora il forte il paradosso di avere un costo del lavoro tra i più alti d’Europa a fronte di retribuzioni medie più basse. Mai come in questo momento è importante intervenire sul cuneo fiscale per rimettere liquidità in tasca a lavoratori e imprese e quindi far ripartire consumi e investimenti”.

“Il lavoratore – riferiscono i rappresentanti di Cgil, Cisl, Uil e Ugl – si sente responsabile del buon andamento della propria azienda che grazie al suo impegno può determinare. Ecco la natura dell’accordo siglato a Catania, che segue a ruota quello firmato a livello nazionale, e in continuità con l’accordo interconfederale del 28 giugno 2011, che da un’opportunità per rafforzare a Catania l’azione comune di imprese e sindacato per attraversare la crisi e dare impulso allo sviluppo. Un’occasione per favorire il rilancio dello sviluppo nelle aziende catanesi, una misura concreta per avviare altri percorsi comuni che possano favorire l’occupazione, aumentare il salario dei lavoratori, e opportunità per costruire sinergie per favorire l’assunzione dei giovani, la possibilità per rimettere in circolo risorse economiche nuove che possono dare impulso anche ai consumi.

Una forte sensibilità comune per il raggiungimento di obiettivi concreti: il mantenimento dei livelli occupazionali, il miglioramento delle produttività delle nostre imprese, il miglioramento delle buste paga dei lavoratori. Un accordo per favorire il lavoro e dare ai lavoratori un riconoscimento di natura economica legandolo alla produttività, alla redditività ed alla competitività delle aziende.

L’ Accordo sulla produttività siglato stamane valorizza quindi l’importanza della produttività, della partecipazione, della detassazione; e sposta il baricentro della contrattazione a livello locale. Rappresenta una Opportunità per favorire la partecipazione dei lavoratori a tutti i processi di vita delle aziende per contribuire davvero al rilancio economico, sociale etico e culturale del nostro territorio.

Sarà importante a partire da oggi impegnarsi per la diffusione della contrattazione aziendale perché, in tutte le aziende in cui non si fa contrattazione aziendale, in cui non ci sono le rappresentanze sindacali, si possono fare intese per applicare quanto previsto da questo accordo territoriale includendo dentro le intese aziendali gli indicatori detassabili (produttività, efficienza, qualità, redditività), ma anche determinando i miglioramenti delle produttività attraverso prestazioni concordate tra impresa e sindacato e, quindi, con i lavoratori che identificano un’innovazione sul modello di orari abitualmente praticato, per favorire la crescita ed una migliore competitività delle imprese determinando miglioramenti salariali attraverso l’applicazione della detassazione su tutte le voci legate a queste migliorie ed a questa innovazione. A partire da oggi, quindi, a Catania, così come anche nel resto del paese, sarà determinante l’impegno in campo delle parti sociali (imprese e sindacato) per diffondere la contrattazione aziendale facendola diventare un normale strumento di lavoro quotidiano, per favorire lo sviluppo, la crescita e l’occupazione. Siamo certi che attraverso l’impegno quotidiano, una vera condivisione di obiettivi, con Confindustria Catania, si può intervenire per determinare condizioni di vita delle aziende e di tutela dei salari e dell’occupazione migliori. Un’alleanza forte per affrontare la crisi e per favorire la partecipazione dei lavoratori alla vita ed allo sviluppo delle imprese”.

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