Mafia: trovati due cadaveri bruciati

Due cadaveri carbonizzati sono stati trovati all'interno di una discarica abusiva a Casteldaccia, nel Palermitano. Si tratta di Juan Ramon Fernandez e Fernando Pimentelieri, mafiosi italo-canadesi. I due erano sfuggiti mercoledì al blitz dei carabinieri, che ha portato al fermo di 21 persone tra boss e gregari delle cosche palermitane. Una telefonata anonima fatta al Ros avrebbe dato precise indicazioni sul luogo in cui si trovavano i corpi. Fermati i due presunti killer - I carabinieri hanno arrestato per omicidio premeditato Pietro e Salvatore Scaduto, uomini d'onore della "famiglia" di Bagheria (Palermo). Dalle indagini è emerso che le vittime, coinvolte in un traffico di droga, erano state attirate con un tranello in una zona isolata e uccise con una trentina di colpi di pistola. A sparare un commando di cui avrebbero fatto parte anche i fratelli Scaduto. Fernandez vicino a capo cosa nostra canadese - Le indagini, condotte in collaborazione della Royal Canadian Mounted Police (RCMP), hanno dimostrato l'esistenza di un collegamento tra cosa nostra canadese e la sua cellula bagherese, attraverso una serie di affiliati che vivevano in Canada, e dove si erano inseriti nella famiglia Rizzuto. In Canada Fernandez era stato affiliato a cosa nostra e, dopo una condanna a 10 anni, era stato espulso dal Paese, e "accolto" a Bagheria. Ma proprio dal Canada sarebbe arrivato l'ordine di uccidere Fernandez, dopo che aveva preferito non schierarsi tra le fazioni in lotta per il potere nel Paese nordamericano e che vedavano da una parte la vecchia guardia della famiglia con al vertice il noto boss Vito Rizzuto, e dall'altra uno schieramento "ribelle" guidato da Raynald Desjardin.
(TG24)

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