MAFIA:Pentito e l'asse mafiosa con il Canada,il duplice omicidio di Bagheria

Giuseppe Salvatore Carbone, 43 anni, è il "soldato" di Cosa Nostra che ha svelato i segreti dell'operazione che ha portato all'eliminazione di "Joe Bravo" e del suo amico, Fernando Pimentel, entrambi legati alla famiglia di Vito Rizzuto, capomafia di Toronto
“Si è aperto un nuovo filone che potrebbe portare ad una mole di informazioni che ridisegnano la mafia non solo in provincia, ma anche nel capoluogo”. Gli investigatori dopo l’ultima operazione Argo e soprattutto la collaborazione di Giuseppe Salvatore Carbone di 44 anni di Casteldaccia sono fiduciosi che presto si potranno risolvere nuovi misteri e nuovi casi su cui si sta ancora indagando.
Il “pentimento” è arrivato mercoledì mattina all’alba, quando è stato arrestato nella retata contro il mandamento di Bagheria e già dentro l’auto dei carabinieri ha iniziato a parlare. Giuseppe Carbone faceva parte del gruppo di fuoco del mandamento, chiamato a svolgere una missione pericolosa per conto dei "cugini canadesi": doveva eliminare un tipo tostissimo come “Joe Bravo”, trafficante internazionale di droga, un armadio a due ante e istruttore di arti marziali. Come riporta l’edizione cartacea del Giornale di Sicilia, in edicola oggi, “Bravo” era un violento, sospettato di avere massacrato di botte la sua ex fidanzata ballerina. Era il 9 aprile e da allora nessuno più ebbe notizie di “Joe Bravo” e del compare Pimentel. Sono scattati così i fermi dei fratelli Scaduto, ma le indagini non sono certo concluse. I due fermati sono indicati come gli esecutori materiali, resta da chiarire chi abbia dato l’ordine di morte.

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