Il popolo “No-Tares” affolla Piazza Municipio. E trova i cancelli sbarrati

Lontani i tempi dei festeggiamenti per la vittoria di Accorinti, i cittadini sono ritrovati a Piazza Unione Europea per
protestare contro il tributo sui rifiuti, considerato iniquo ed oneroso.



Il Comitato 12 gennaio” , ha invitato i tanti partecipanti a firmare un documento di sette punti, da consegnare al sindaco e al presidente del Consiglio comunale Barrile

L’ultima volta che Piazza Unione Europea, dai più chiamata Piazza Municipio, si era vista così piena era il 24 giugno 2013, giorno in cui Renato Accorinti stracciò al ballottaggio il candidato rivale del centro-sinistra,Felice Calabrò. Quel giorno l’entusiasmo era alle stelle e per molti messinesi era l’inizio di una nuova storia per questa martoriata città, dopo anni di malapoltica e cattive gestioni che hanno portato Messina al collasso. Quasi sette mesi dopo, questa mattina, piazza Unione Europea è stata nuovamente “invasa” dai cittadini, ma con uno spirito totalmente diverso da quel 24 giugno.



Adesso la festa è solo un ricordo ed è la protesta a prendere il sopravvento: sì, la protesta anti-tares.

Migliaia di cittadini, per lo più pensionati e disoccupati, si sono dati appuntamento per contestare il tributo sui rifiuti, considerato iniquo e troppo oneroso a fronte di un servizio scadente.

La città sommersa dai sacchetti di immondizia, gli errori nei bollettini, la mancata applicazione di riduzioni per le fasce economicamente più svantaggiate, se non nei casi disperati ed estremi, hanno fatto crescere il malcontento, trasformatosi prima in rabbia “virtuale”, a cui si è dato sfogo soprattutto sui social network, e poi in protesta reale, vera, sanguigna e partecipata.

Durante la manifestazione di oggi sono rimasti chiusi, anzi sbarrati e presidiati dai vigili urbani i cancelli di Palazzo Zanca, i manifestanti non hanno avuto alcun contatto con l’amministrazione Accorinti. Eppure, solo ieri, scrollandosi di dosso qualsiasi responsabilità sull’introduzione della Tares - voluta dal Governo Monti ed inserita nel Piano di riequilibrio dal commissario straordinario Croce - il sindaco venuto “dal basso” aveva dichiarato:«Voglio andare anch’io in strada a protestare contro chi ha causato questa situazione». Ma di Accorinti in piazza nemmeno l’ombra.

Il “Comitato 12 gennaio” , promotore della manifestazione odierna, ha invitato i tanti partecipanti a firmare un documento di sette punti, che domani (lunedì 13 gennaio) sarà consegnato al sindaco e al presidente del Consiglio comunale, Emilia Barrile. La prima richiesta da è quella di sospendere in autotutela la delibera TARES, allo scopo di apportare correzioni evitando una valanga di ricorsi che vanificherebbero l’operazione finanziaria della giunta comunale, impegnata a tentare di salvare il Comune dal dissesto. Su questo punto,tuttavia, la giunta Accorinti, si è già espressa – per bocca del vice-sindacoGuido Signorino - negativamente.

Il “Comitato 12 gennaio” ribadisce che è intenzione dei cittadini pagare una TARES equa e giusta a fronte di un servizio di raccolta dei rifiuti degno di tale nome e ritiene insufficiente la misura che l’amministrazione comunale intende adottare in riferimento alla TARES. «Posticipare la seconda e la terza rata – scrive in un comunicato - non risolve i problemi sollevati dai cittadini riguardo agli errori nei conteggi delle superfici abitative e del numero dei componenti dei nuclei familiari.

Il “Comitato” non accetta “palliativi” dalla giunta perché la TARES così com’è stata proposta è una tassa ingiusta, viziata da troppi errori presenti nel regolamento. Si ribadisce che i messinesi intendono pagare a condizione che la tassa sui rifiuti sia “giusta”».

Domani, il“Comitato” chiederà ufficialmente al sindaco Accorinti di dare risposte immediate ai cittadini, «confidando nella sua sensibilità, rispetto ai problemi delle fasce deboli e dei commercianti che, a causa della TARES, stanno chiudendo le proprie attività commerciali».
Danila La Torre
IL VIDEO E’STATO REALIZZATO DA ALESSANDRO GHEZA E ROSARIA BRANCATO
www.tempostretto.it

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